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Istat, in calo vendite a dettaglio. Cresce l’e-commerce

Napoli, 12 Gennaio – A novembre 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, un calo rispetto a ottobre del 6,9% in valore e del 7,4% in volume. In crescita le vendite dei beni alimentari (+1,0% in valore e in volume) mentre le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente del 13,2% e del 13,5%).

Lo comunica l’Istat. Su base tendenziale, a novembre, le vendite al dettaglio diminuiscono dell’8,1% in valore e dell’8,4% in volume. A pesare, le vendite dei beni non alimentari, in deciso calo (-15,1% in valore e in volume), mentre le vendite dei beni alimentari sono in aumento (+2,2% in valore e +0,7% in volume). L’Istat osserva che a novembre scorso la diminuzione delle vendite al dettaglio sia rispetto al mese precedente sia su base annua “è determinato dal comparto dei beni non alimentari, settore fortemente colpito dall’applicazione delle nuove misure di chiusura legate all’emergenza sanitaria”.  Nel trimestre settembre-novembre 2020, le vendite al dettaglio registrano un aumento congiunturale dello 0,5% in valore e dell’1,5% in volume. Crescono le vendite dei beni alimentari (+2,0% in valore e in volume) mentre quelle dei beni non alimentari calano in valore (-0,6%) e aumentano in volume (+1,1%). 

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+28,7%) e Utensileria per la casa e ferramenta (+2,0%). Le flessioni più marcate si evidenziano, invece, per Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-45,8%) e abbigliamento e pellicceria (-37,7%). Rispetto a novembre 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce sia per la grande distribuzione (-8,3%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-12,5%), segnale l’Istat precisando che le vendite al di fuori dei negozi calano del 14,3% mentre il commercio elettronico è in forte aumento (+50,2%). Nel dettaglio, viene segnalata la marcata diminuzione registrata nel comparto dei beni non alimentari che ha investito sia la grande distribuzione (-25,7%) sia, in misura inferiore, le imprese operanti su piccole superfici (-16,9%). 

I dati Istat sulle vendite di novembre attestano in modo inequivocabile lo strapotere dell’e-commerce e le profonde modifiche prodotte dal Covid alle abitudini di acquisto dei cittadini. Lo afferma il Codacons, commentando i numeri dell’istituto di statistica. “A novembre, grazie anche alla spinta delle promozioni legate al Black Friday, si registra un vero e proprio boom per il commercio elettronico, le cui vendite crescono del +50,2% su base annua – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un trend esploso negli ultimi mesi, anche a causa dell’emergenza sanitaria e delle misure adottate dal Governo che hanno modificato profondamente le abitudini di acquisto dei consumatori, spingendo una consistente fetta di cittadini a comprare sul web”. A fare le spese di questa situazione i piccoli negozi, che vedono una forte contrazione delle vendite con punte del -16,9% su base annua per i non alimentari. “Si tratta di una vera e propria ‘Caporetto’ per i negozi tradizionali e di questo passo, se non si arriverà a riaperture complete del commercio sul territorio, migliaia di piccoli esercizi saranno costretti a chiudere i battenti nei prossimi mesi”, conclude Rienzi.  

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