Napoli, 29 Dicembre – “In nome del Padre” è un romanzo di genere thriller di Massimiliano Amatucci. I primi nove capitoli possono anche considerarsi una sorta di lungo prologo, che cercando di sorprendere e incuriosire il lettore. Si scoprono, le molteplici personalità del protagonista: prima, giovane di estrazione povera e disagiata che lotta per la sopravvivenza in un quartiere malfamato della periferia di Napoli; poi, brillante e caparbio sottufficiale di marina che completa il proprio percorso di addestramento in un reparto speciale paragonabile a quello dei marines americani; infine, frate francescano che, stanco della violenza di cui è intriso il proprio passato, anela nient’altro che una vita di pace e contemplazione, votandosi al prossimo e a Dio.
Proprio a causa del particolare vissuto del protagonista, e in special modo per i suoi trascorsi nei reparti speciali delle forze armate, però, dopo i primi anni di semplice vita monacale, Fra Michele sarà ingaggiato dalle alte sfere ecclesiastiche, per il compimento di pericolose missioni in difesa della cristianità.
Con l’aiuto di una giovane donna creola, spostandosi tra Londra e Parigi, dovrà sventare, non senza difficoltà, il piano dei pericolosi terroristi, lo scontro finale si svolgerà in cima al grande Arco della Fraternità, immagine di copertina, nel quartiere della Défense. Nonostante le sue scelte religiose, non riuscirà a evitare d’innamorarsi della bella ragazza di colore, mettendo a dura prova la propria coscienza.
Gli altri personaggi sono: Jo, Iqbal, Salaad e Abdul, che raccontano la spy story da un’altra prospettiva, le loro azioni portano all’attentato terroristico, “in nome del padre”, da sventare.
Pur potendosi considerare senz’altro un romanzo d’evasione, è intrinseco il tentativo di far riflettere sulla religione, sugli integralismi e sulla fallibilità della natura umana. Non mancano un pizzico d’ironia e una vena di romanticismo.
I numeri dell’opera sono: le 318 pagine, i 431.332 caratteri, e la suddivisione in 69 capitoli, ciascuno lungo in media quattro pagine.
Il libro si può acquistare nelle maggiori librerie italiane ma il modo più semplice per acquistarlo è online su Amazon, Ibs, e gli altri siti dedicati.
L’autore, Massimiliano Amatucci, ha pubblicato altri due romanzi che appartengono a una serie poliziesca ambientata a Torre Annunziata negli anni ’70, che vede come protagonista il Commissario Profumo.
Nel dicembre 2019 un suo racconto breve dal titolo “Ipnotico” è inserito nella raccolta “Ti racconto una foto” (Opera Indomita).
Ora sta lavorando a più di un progetto: un romanzo prevalentemente autobiografico e il seguito de “In nome del Padre”. Entro la prossima estate, sarà pubblicato il terzo capitolo della serie poliziesca.
Martedì 29 dicembre ci sarà il terzo appuntamento con la rubrica “L’angolo dei libri” di Opera Indomita, che si svolgerà on-line alle ore 19.00, sulla pagina Facebook Nanoracconti, sarà presentata la silloge “Grammi di vero” dell’autrice Luisa Di Francesco.
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“Sono appassionata di ogni forma d’arte. Dal 2017 mi dedico alla scrittura. Ho scoperto che scrivere racconti mi diverte molto, fino al punto di pubblicare il primo dal titolo ‘ Santa Lucia era lì’. Ritengo che l’arte sia espressione dell’essere umano, e che i colpi di scena rendano la vita più frizzante”.