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Il corteo dei lavoratori Whirpool a Roma, Tibaldi (Fiom):”Non accettiamo pacchi preconfenzionati, qualunque cosa si farà a Napoli lo si farà con l’accordo dei lavoratori”

Roma, 22 Luglio – Una protesta quella dei lavoratori Whirpool che dura oramai da mesi. Partito dalla Stazione Termini il corteo si è snodato fino in via Molise, alle spalle dell’ingresso del ministero dello Sviluppo economico dove una delegazione è stata ricevuta dalla sottosegretaria Alessandra Todde.

Tutto si è svolto in maniera pacifica al grido di “Napoli non molla”, intonando l’inno nazionale e sparando qualche fumogeno. A incontro concluso Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, ha dichiarato: “Abbiamo chiesto anche al governo di prendere iniziative legali, perché davanti alle menzogne li porteremo in tribunale”, ha aggiunto. “Entro una settimana ci aspettiamo un nuovo incontro, il governo sta lavorando a nuove soluzioni che ci presenterà al momento giusto. Non accettiamo pacchi preconfenzionati, qualunque cosa si farà a Napoli lo si farà con l’accordo dei lavoratori”.

“Chiediamo al governo un decreto legge subito che blocchi l’arroganza di Whirpool e metta un limite all’arroganza delle multinazionali nel nostro paese. Ci hanno detto che la multinazionale ha preso degli incentivi. Vogliamo sapere quali perché è nostra intenzione di portare la multinazionale davanti a un giudice, per chiedere il rispetto dell’accordo del 2018. Vogliamo sapere, se aiuti ci sono stati, di che natura sono e in base a quali accordi”, ha detto Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, al termine dell’incontro.

“Lo sciopero di gruppo in tutti i siti Whirlpool è la nostra risposta forte alla volontà della multinazionale di abbandonare ogni impegno e responsabilità verso il sito di Napoli e i suoi lavoratori. Non possiamo accettare questo disimpegno e vogliamo ricostruire le condizioni affinché Whirlpool sia protagonista di soluzioni valide e durature dal punto di vista industriale”. Così il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia.

“In fondo a questa vertenza dobbiamo far trovare il lavoro per ognuno. Parlare di incentivi o di ricollocazione come i vertici di Whirlpool hanno fatto in questi giorni sulla stampa e’ possibile solo se si da’ un futuro industriale allo stabilimento di via Argine a Napoli. Chiediamo non solo al Mise ma alla stessa presidenza del consiglio di massimizzare lo sforzo e di giocare tutto il peso delle istituzioni per rimettere in carreggiata questa vertenza”, aggiunge Benaglia, che conclude: “Serve un progetto industriale credibile, con la responsabilità di Whirlpool. Dare una risposta a questa vertenza sarebbe un segnale importante a tutte le crisi industriali e occupazionali vecchie e nuove che i metalmeccanici stanno gestendo”.

“È di oggi la notizia che Whirpool in Italia registra un 20% in più di utili”, con queste cifre “è difficile credere che sia un’azienda in crisi”, ha sottolineato il leader della Fio-Cgil, Francesca Re David, che ha preso parte alla manifestazione dei lavoratori a Roma. 

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