Napoli, 14 Maggio – Ottantesimo giorno di guerra e l’Ucraina, oltre ogni aspettativa, resiste e contrasta la Russia. Dopo il fallimento della presa di Kiev ed il ritiro dalle zone assediate vicino la capitale, i russi fanno ancora una volta dietrofront, arretrando da Kharkiv, mentre l’esercito patriottico di Zelensky pian piano avanza.
I militari di Putin ripiegano sulla zona del Donbass, cercando di creare una morsa a tenaglia per isolarla e conquistare definitivamente quella parte della regione.
Kharkiv è stato teatro dei più feroci combattimenti e bombardamenti, un pezzo importante da conquistare, una delle città più grandi della nazione dopo Kiev.
Il piano sembra ancora una volta fallire, a Putin non resta che il Donbass per poter portare a casa una sorta di vittoria e giustificare la sua “Operazione Speciale”.
Intanto, mentre l’Ucraina viene bombardata, la Finlandia accelera la procedura d’accesso alla NATO, fregandosene delle minacce del Cremlino, e tra qualche giorno dovrebbe ricevere l’OK per l’accesso nell’Alleanza Atlantica, a patto che la Turchia con un colpo di coda non ponga il veto, anche se la strategia dell’indecisione da parte 
di Erdogan è solo per “vendere a caro prezzo” la sua approvazione e magari strappare qualche accordo extra in extremis.
Gli ucraini ci credono, credono fortemente in una vittoria contro la -seconda potenza militare mondiale-. “La vittoria dell’Ucraina sarà un duro colpo per il regime di Putin“, ha dichiarato l’ ex primo ministro russo Kasyanov. La guerra in Ucraina è in realtà una lotta di potenziali economici e militari, ritiene Mikhail Kasyanov, ex primo ministro russo, presidente del People’s Freedom Party.
“Con tali sanzioni, il potenziale della Russia di Putin diminuirà ogni giorno. Ciò significa che in pochi mesi l’Ucraina riceverà un vantaggio economico e militare. L’eroismo del popolo ucraino e dell’esercito porterà sicuramente a un miglioramento della situazione e In primo luogo, questo protegge il resto d’Europa da un Putin aggressivo e, in secondo luogo, questa è la chiave della sua partenza”, ha detto il politico in un’intervista a DW.
Secondo Kasyanov, la vittoria dell’Ucraina provocherà rapidi cambiamenti in Russia e “soprattutto nella cerchia di Putin e nell’esercito”.
La vittoria dell’Ucraina infliggerà un duro colpo al regime di Putin e porterà alla sua sostituzione per mano degli stessi russi, ritiene il politico dell’opposizione.
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