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Guerra in Ucraina, Lavrov accusa e minaccia: “La Nato in guerra per procura contro la Russia. Terza Guerra Mondiale pericolo reale”

Napoli, 26 Aprile – Esiste un pericolo reale di Terza guerra mondiale ma Mosca proseguirà i negoziati di pace con Kiev, ha assicurato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, accusando l’Ucraina di “fingere” di discutere nelle negoziazioni. Il capo della diplomazia russa ha accusato il presidente ucraino – un ex comico eletto alla presidenza nel 2019 : “È un buon attore, se guardate e leggete attentamente quello che dice, lì troverete mille contraddizioni”, ha affermato in un’intervista all’emittente di Stato, rilanciata dalle agenzie russe.

“La buona volontà ha i suoi limiti. E se non è ricambiata, non contribuisce al processo di negoziazione”, ha continuato Lavrov. “Ma continuiamo a condurre negoziati con il team delegato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky”, ha affermato. Lavrov ha aggiunto che, nei negoziati di Istanbul, la delegazione di Kiev aveva accettato alcune proposte, dalle quali poi è indietreggiata “su consiglio di Usa e Gb”. E ha sostenuto che i colloqui tra Ucraina e Russia si sono “fermati” perché Mosca non ha ricevuto risposta da Kiev alle sue ultime proposte (senza spiegare i dettagli): “Penso -ha aggiunto- che questo passo indietro sia stato fatto su consiglio dei nostri colleghi americani e britannici, prima di tutto. E forse anche i polacchi hanno giocato un ruolo”.

I rischi di una guerra nucleare sono molto reali, anche se molti sono pronti a gonfiare artificialmente questa minaccia: ha proseguito il ministro degli Esteri russo. Lavrov ha ricordato che a gennaio le “cinque potenze nucleari” hanno riconfermato che una guerra nucleare non è ammissibile. “Questa è la nostra posizione di principio, non ci muoviamo da essa. ”E non mi piacerebbe molto ora che questi rischi fossero artificialmente gonfiati, e sono in tanti a volerlo. Il pericolo è grave, è reale, non può essere sottovalutato”, ha detto paragonando la situazione attuale a quella della cosiddetta crisi missilistica del 1962. Secondo il capo della diplomazia russa “a quel tempo c’erano regole, regole scritte. Le regole di condotta erano molto chiare. Era chiaro a Mosca come si stava comportando Washington e Washington aveva chiaro come si stava  comportando Mosca (ma) ora rimangono poche regole”.

“La Nato, armando l’Ucraina, effettivamente entra in una guerra per procura contro la Russia. Le armi occidentali fornite a Kiev, compresi i sistemi Javelin, potrebbero cadere nelle mani dei terroristi e quindi tornare per quella via nei Paesi occidentali. Il conflitto ucraino si concluderà con un accordo, ma il suo contenuto dipenderà dalla situazione militare”!, ha detto ancora Lavrov. 

Il ministro degli Esteri russo ha rimproverato agli Stati Uniti di “aver inviato molte armi in Ucraina, nonostante i nostri avvertimenti” e di aver “ingigantito la  loro essenza russofoba”. Interrogato su cosa stia facendo Mosca per evitare una possibile terza guerra mondiale, Lavrov ha sostenuto che “la Russia ha già fatto molto in molti modi, per anni. Durante l’amministrazione Trump abbiamo difeso al più alto livello che Mosca e Washington riaffermassero la dichiarazione di Gorbaciov e Reagan del 1987 che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che  non deve mai accadere”.

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