L’europarlamentare Pedicini (Greens/Efa) a margine della decisione della Commissione sulla petizione di 500 sindaci del Meridione: “Risultato fondamentale. Basta dare più soldi ai territori più ricchi e meno a quelli più poveri”
Napoli, 8 Settembre – “Oggi abbiamo ottenuto un risultato fondamentale per il Sud e per il Paese. Con la decisione, da parte della Commissione “Peti” del Parlamento Europeo, di vigilare sulla equa ripartizione dei fondi del Pnrr in Italia, abbiamo compiuto un passo avanti importante per la salvaguardia e il rilancio del Meridione”. Lo ha dichiarato l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa Piermicola Pedicini, a margine dei lavori della Commissione per le Peti, nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, in relazione decisione di portare avanti le iniziative contenute nella petizione firmata da 500 sindaci del Sud, con la quale viene chiesto all’Europa di vigilare sull’operato del Governo italiano sulla equa ripartizione delle risorse del Next Generation Eu.
“Abbiamo ricordato all’Europa – ha sottolineato Pedicini – che riscattando e rilanciando il Mezzogiorno d’Italia, possiamo far ripartire tutti settori produttivi, efficientare i servizi e creare nuova occupazione. Il nostro non è un monito, ma una richiesta di indirizzo ben precisa. Chiediamo che sia rispettato il vincolo di destinazione del 40% delle risorse assegnate alle regioni del Sud e siano raggiunti gli obiettivi di Coesione territoriale. I sindaci che hanno voluto firmare questa petizione – ha proseguito – non chiedono altro che essere messi in condizione di spendere questi soldi in un’ottica di sviluppo e di rilancio. Perché questo sia possibile, bisogna garantire loro anche le risorse umane e le necessarie competenze, superando il gap con amministrazioni del Centro-Nord Italia, dove il numero di dipendenti e funzionari pubblici, in relazione al numero di abitanti, è quasi il doppio rispetto a quello dei nostri comuni. Una carenza che – ha aggiunto l’europarlamentare -, se non colmata, produrrà un effetto tristemente noto: daremo più risorse ai territori più ricchi e molte meno a quelli più poveri”.
“Spiace dover constatare come in questa campagna elettorale il tema del Sud sia finito nelle retrovie. Ed è ancor più inquietante ascoltare il leader di uno dei partiti della coalizione che, in tutta probabilità, andrà al Governo del Paese, proporre l’Autonomia differenziata come primo punto all’ordine del giorno. Nella sede in cui ci si dovrebbe concentrare nel reperire risorse per famiglie e imprese – ha concluso Pedicini – dobbiamo sentire che il futuro Consiglio dei ministri, alla sua prima riunione, si dovrebbe occupare della tanto auspicata secessione di Salvini”.
Ai lavori era presente uno dei promotori della petizione, il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci. “Non abbiamo la pretesa di modificare in modo significativo la pianificazione del Next Generation Eu – ha dichiarato Carlucci nel suo intervento in aula – ma di considerare il nostro punto di vista, cogliendo l’occasione del cambio di governo che si prospetta dopo il 25 settembre. I possibili vincitori hanno più volte dichiarato di voler modificare il Pnrr. Ciò potrebbe portare a un rallentamento della spesa e uno snaturamento degli obiettivi di coesione, tenuto conto che due ministeri, a guida Lega, formazione data per vincente alle prossime elezioni, si sono tenuti ben al di sotto del vincolo di destinazione del 40%, scendendo fino al 25%. E non possiamo consentirlo”.
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