Ieri sera da Washington il Presidente americano Joe Biden ha annunciato che “invierà a breve militari americani, non troppi, in Europa dell’Est e nei Paesi della Nato”. Nei giorni scorsi, il Pentagono aveva reso noto di aver messo in stato di allerta 8.500 militari americani in vista di un possibile dispiegamento in Europa. Stati Uniti che hanno chiesto un vertice urgente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite previsto per il prossimo 31 gennaio.
Sanzioni potrebbero essere presto in arrivo dicono dal palazzo di vetro a New York: “Siamo pronti ad avviare un dialogo con la Russia. Nessuno ha interesse ad avere un conflitto armato”, ma siamo anche “preparati al peggio”, ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e spiega: “se la Russia userà ancora una volta la forza contro l’Ucraina, dovrà pagare un prezzo alto, con sanzioni economiche e politiche. Invieremo “più forze” all’Ucraina per sostenere il suo diritto all’autodifesa e ovviamente siamo anche pronti a proteggere e a difendere tutti gli alleati”. L’ex primo ministro norvegese avverte che l’invasione potrebbe avvenire a livello terrestre, con soldati e artiglieria pesante, ma anche attraverso sabotaggi, colpi di stato e gravi attacchi informatici già avvenuti nei giorni scorsi.
Il nostro Paese è alle prese con l’elezione del Presidente della Repubblica, ma assicura il numero uno dell’alleanza atlantica non c’è nessuna ambiguità da parte degli alleati, nemmeno dall’Italia: “C’è stato un chiaro messaggio del premier Draghi, di tutti gli altri leader europei e ovviamente anche di Biden: “siamo pronti a imporre sanzioni” alla Russia. E precisa: “l’Italia è stata molto chiara sulle decisioni prese nella Nato e sul rafforzamento della nostra presenza nel fianco orientale”.
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