Napoli, 31 Ottobre – La pizza è un simbolo della gastronomia made in Italy in tutto il mondo, ma oltre ad essere una specialità unica può rappresentare, per chi lo volesse, una buona fonte di reddito, vediamo come.
In ogni località il numero delle pizzerie presenti è certamente importante, quindi prima di partire con il proprio progetto occorre fare un’approfondita analisi di mercato per poter intercettare la formula adeguata anche in base al budget disponibile.
Quando si parla di pizzeria si possono intendere diverse tipologie di attività come pizzeria da asporto, pizzeria con servizio al tavolo o ristorante pizzeria che offre anche altre specialità, naturalmente ognuna di questa presenta differenti esigenze di spazio e target di clientela.
Anche l’attrezzatura varia in base al tipo di attività che si intende avviare. In via generale si avrà bisogno di un forno professionale, che può essere a legna o elettrico. Anche qui in base alla tipologia variano specifiche tecniche e premessi richiesti. Il laboratorio necessita avere anche di un’impastatrice a spirale e di un banco in marmo per la lavorazione della pasta, armadi refrigerati e la normale attrezzatura di cucina come utensili vari. Tutto ciò che riguarda l’attrezzatura professionale e anche l’arredamento possono essere anche acquistati online, il che permetterà di risparmiare tempo e soprattutto denaro. Il mercato digitale, infatti, oggi è ricco di proposte interessanti come Ristosubito, un negozio online specializzato nella vendita di attrezzature professionali per la ristorazione, propone tantissime soluzioni a prezzi altamente competitivi ed inoltre offre un servizio pre e post vendita altamente professionale.
QUALI SONO I REQUISITI PER APRIRE UNA PIZZERIA?
Come ogni altra attività commerciale per avviare una pizzeria occorre chiedere l’autorizzazione presso il Comune di appartenenza, richiedere all’Asl il rilascio della certificazione di conformità alla normativa igienico sanitaria, ottenere la certificazione Haccp necessaria per chi opera nel settore della preparazione e vendita di alimenti e bevande, effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, Inps e Inail e aprire la partita Iva. Aprire una pizzeria significa anche affrontare costi come affitto o acquisto del locale e la relativa messa a norma, l’acquisto delle attrezzature per la cucina e dell’arredamento per la sala e l’assunzione, se necessario, di alcuni dipendenti. Non bisogna dimenticare di dedicare una parte del budget per un’efficace strategia di marketing e pubblicizzazione del locale al fine di attirare potenziali clienti.
Le spese di apertura di una pizzeria non sono molto economiche anche se di contro gli ingredienti necessari per la pizza non sono particolarmente costosi permettendo un discreto margine di guadagno.
La posizione ha un ruolo determinante ai fini del budget, ma questo dipende soprattutto dal nostro target di preferenza.
Per chi non sa proprio da dove partire può esistono delle soluzioni già pronte in franchising, brand conosciuti dedicati alla pizza di buona qualità presenti ovunque. Il franchising garantisce una buona assistenza e allestimenti del negozio, ovviamente si è vincolati al rispetto del format di riferimento del marchio.
In conclusione, per partire con il piede giusto occorre studiare con attenzione le caratteristiche della pizzeria e deciderne la tipologia ed individuare le richieste del mercato, ma soprattutto è necessario sapere proporre qualcosa di innovativo che ci differenzi dalla numerosa concorrenza già presente.
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