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Cosa rappresenta la pratica docfa e come aggiornare la planimetria catastale

Napoli, 20 Ottobre – La grande rete telematica ha migliorato la qualità della vita delle persone, nonché reso estremamente più semplice la quotidianità dei professionisti di qualsivoglia settore. Nel terzo decennio del nuovo millennio è impossibile ipotizzare una vita senza la grande rete telematica, in particolar modo per quanto concerne l’attività lavorativa svolta.

Lo sanno bene, ad esempio, tutti quei soggetti – come architetti, periti, geometri e ingegneri – che gravitano attorno al mondo immobiliare, che nella grande rete telematica hanno visto un’opportunità per svolgere in modo più snello la propria attività. A semplificare la vita professionale dei summenzionati soggetti è stato anche il DOCFA, acronimo di Documenti Catasto Fabbricati.

 

DOCFA, un passo avanti per snellire la burocrazia italiana

Per chi non lo conoscesse, il DOCFA è un software mediante il quale i professionisti hanno la possibilità di poter presentare le pratiche catastali, che avviene tramite la redazione in formato digitale di alcuni documenti da dover presentare all’Agenzia delle Entrate e agli Uffici di competenza territoriale.

I professionisti più esperti ricorderanno, certamente, quant’era complessa la presentazione dei documenti all’Agenzia delle Entrate, che non di rado imponeva, oltre ad un dispendio temporale elevato per la compilazione manuale, forti perdite di tempo recandosi negli uffici competenti. Una serie di fattori negativi progressivamente eliminata grazie al DOCFA, che ha snellito anche i tempi, talvolta infiniti, della burocrazia italiana.

Questo software viene utilizzato per la compilazione del modello di “Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana”, indispensabile per  le pratiche di dichiarazione di fabbricato urbano, di nuova costruzione o di variazione d’uso. In alcuni casi, oltretutto, la compilazione di alcuni modelli avviene esclusivamente tramite il DOCFA.

 

La planimetria catastale tramite DOCFA

Il suo utilizzo è necessaria nei seguenti casi: presentazione planimetria dell’immobile; variazione dei dati toponomastici; dichiarazione di variazione delle caratteristiche dell’immobile; cambio di destinazione d’uso dell’immobile; ampliamento, demolizione, divisione o fusione dell’immobile.

All’atto dell’apertura della pratica DOCFA, poi, deve essere presentato il titolo di provenienza dell’immobile, avendo cura di specificare se si tratta di un atto di compravendita, donazione o successione, al quale va affiancato, poi, l’estratto catastale della mappa dei terreni, dove sono indicate il numero delle unità immobiliari e la relativa consistenza  misurata in metri quadri; vanno inoltrate, inoltre, la presentazione dei dati catastali, i dati relativi all’ultima pratica edilizia e la documentazione personale del proprietario dell’immobile.

Il DOCFA è estremamente utile per presentare la Planimetria catastale in atti notarili, oltre che essere uno strumento utilissimo per l’aggiornamento della Planimetria catastale. Capita, talvolta, che il proprietario di un immobile debba comunicare al Catasto le variazioni avvenute allo stato del medesimo e, di conseguenza, debba compilare una serie di documenti che attestino l’avvenuta variazione.

 

Come aggiornare la planimetria catastale

Questa procedura burocratica può essere adempiuta mediante il DOCFA, che, per quanto ovvio, dev’essere inoltrata al catasto avvalendosi della consulenza di un tecnico abilitato. Tra i documenti di rilevante importanza segnaliamo la visura catastale (indica gli intestatari e da quanto sono in possesso dell’immobile) e la planimetria catastale (un disegno in scala 1:100 o 1:200 dov’è rappresentato l’immobile).

La variazione catastale è obbligatoria quando si deve comunicare la modifica avvenuta ad un immobile, come la ristrutturazione, l’ampliamento o il frazionamento di un immobile. Come scritto poc’anzi, la compilazione del DOCFA dev’essere eseguita da un tecnico abilitato, al quale è necessario affidarsi per il disbrigo della pratica.

I documenti principali da presentare al medesimo sono i seguenti: carta identità; estremi atto di provenienza e ultimo titolo abilitativo; autorizzazione o comunicazione con cui sono stati effettuati i lavori. Al proprietario dell’immobile, poi, spetta il compito di firmare tutti i documenti della pratica DOCFA prima che la stessa venga inoltrata.

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