Napoli, 6 Aprile – “Giù le mani dalla Circumvesuviana”. La protesta dei viaggiatori con a capo Vincenzo Ciniglio viene raccolta in una lettera aperta, che dopo Repubblica pubblichiamo anche noi per dare ampia risonanza alla vertenza.
“Continua la via Crucis dei pendolari Egregio Direttore sono trascorsi 11 anni dalla nostra prima grande manifestazione di protesta contro i tagli e i disservizi della Circumvesuviana, allora portammo simbolicamente delle croci a Portanolana per manifestare il nostro quotidiano calvario. Durante questo lungo lasso di tempo si sono succeduti diversi dirigenti in Eav, e sono cambiati i vertici della regione Campania, proprietaria dell’azienda e responsabile del trasporto pubblico locale, ma il servizio offerto non solo non è migliorato ma è addirittura peggiorato. Eppure dall’approvazione della legge salva Eav ad oggi sono state impegnate ingenti risorse, finanziati grandi investimenti. Visto lo stato del servizio offerto ai clienti della circumvesuviana, è indubbio che più di una cosa non è andata bene in questi ultimi anni di gestione delle linee vesuviane.
Di certo si può affermare che sono state programmate male le nuove assunzioni, sbagliato l’affidamento della gara per la fornitura di nuovi treni, gestito male il revamping di quelli vecchi Etr. Una serie di errori che ha costretto l’azienda a rivedere l’orario di esercizio operando ulteriori tagli di corse giornaliere su tutte le linee esclusa quella di Sorrento e il CampaniaExpress il treno a domanda, finanziato con fondi extra dalla regione. Una scelta discriminatoria in linea con le desiderate dei sindaci sorrentini, l’avallo del prefetto, il silenzio del presidente della Città metropolitana Ormai è chiaro, migliorare l’offerta del servizio per tutti i pendolari e viaggiatori dei comuni vesuviani non è la priorità di questa dirigenza ne tantomeno della regione Campania. Eav negli anni ha cambiato la sua mission, si è trasformata nella più grande stazione appaltante della Campania con oltre due miliardi di euro di lavori in portafoglio.
La mancata divisione tra servizio ferroviario e infrastrutture ha generato un monstre di difficile gestione che complica anche la messa a gara del servizio del Tpl come viene chiesto da anni dalla Commissione Europea. I lamenti dei viaggiatori non hanno lo stesso appael degli appalti, a ogni appunto sull’offerta carente del servizio, viene risposto che si stanno aprendo cantieri, assegnando lavori, affidando gare. Nonostante i sette anni di continuità amministrativa e politica, miliardi di risorse finanziarie a disposizione, non c’è traccia di migliorie nel servizio offerto ai clienti di Circumvesuviana, si continuano a tagliare le corse dei pendolari, molti dei quali abbonati annuali a cui vengono sottratte delle corse già pagate.
Siamo giunti al più basso livello di servizio offerto, al minor numero di corse <garantite> di sempre. Noi viaggiatori siamo increduli, basiti. Davanti a questi impietosi numeri di avarie, soppressioni, disservizi e tagli che durano da tempo, ci saremmo aspettati una presa d’atto della proprietà a tutela degli interessi dei contribuenti campani e dei viaggiatori vesuviani. Purtroppo dobbiamo constatare che per la circumvesuviana la resurrezione è lontana, per noi viaggiatori sarà ancora lungo il calvario, mentre per altri tra una gara e un cantiere sarà sempre Pasqua”. enzociniglio portavoce del GruppoFacebook NOALTAGLIODEITRENIDELLACIRCUMVESUVIANA.
Anita Capasso
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