Napoli, 16 Agosto – Ferragosto, tradizionalmente uno dei periodi di punta per il turismo italiano, non è riuscito a risollevare una stagione turistica difficile in Campania. I dati raccolti da Federalberghi e Abbac (Associazione B&B e Affittacamere della Campania) dipingono un quadro preoccupante per il settore alberghiero e le strutture ricettive extra-alberghiere della regione, con un calo significativo delle presenze rispetto agli anni precedenti.
Secondo Federalberghi, il 15 agosto ha registrato una diminuzione del 20% delle presenze negli hotel della Campania rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo dato è indicativo di una crisi più ampia che ha colpito tutto il comparto turistico regionale, aggravata da vari fattori tra cui l’incertezza economica e le conseguenze della pandemia.
Ancora più drammatico è il quadro per le case vacanza, dove, secondo Abbac, si è registrato un calo del 30% negli occupanti rispetto al Ferragosto dell’anno precedente. Questo trend negativo evidenzia come molti turisti abbiano preferito evitare soggiorni prolungati in appartamenti o case private, probabilmente a causa di preoccupazioni legate alla sicurezza sanitaria o a una riduzione generale della capacità di spesa.
Tuttavia, non tutte le aree della Campania hanno vissuto lo stesso declino. La Costiera Amalfitana e le isole, come Capri e Ischia, hanno continuato ad attrarre visitatori, mantenendo livelli di occupazione soddisfacenti. Queste destinazioni di eccellenza, note per la loro bellezza paesaggistica e per l’offerta di servizi di alta qualità, sembrano aver resistito meglio alla crisi, beneficiando della loro fama internazionale e della capacità di attrarre un turismo di fascia alta.
Anche i siti archeologici hanno registrato dati positivi, confermando l’attrattiva senza tempo della storia e della cultura campana. Gli scavi di Pompei, in particolare, si sono rivelati una delle destinazioni più gettonate a livello nazionale, posizionandosi come la seconda “attrazione” più visitata in Italia nel giorno di Ferragosto. Questo dato evidenzia come il patrimonio culturale della Campania continui a essere un forte richiamo per i turisti, nonostante le difficoltà del settore ricettivo.
In sintesi, mentre alcune zone di eccellenza continuano a brillare, la stagione turistica in Campania sta attraversando un periodo di crisi che richiede interventi mirati e strategie innovative per rilanciare il comparto. Il calo delle presenze negli hotel e nelle case vacanza è un segnale d’allarme che non può essere ignorato, e che deve spingere gli operatori e le istituzioni a lavorare insieme per garantire un futuro più prospero al turismo campano.
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