Politica

Campania, SOS Agrimonda: “Question Time” nella seduta del Consiglio Regionale di oggi

Napoli, 3 Maggio – Nei pressi del sito inquinato sta sorgendo un grosso centro medico e ci sono 2, 5 milioni a parcheggio senza che vengano impiegati per la bonifica. La consigliere Maria Muscarà tiene duro. Non fa calare il silenzio. All’ ordine del giorno ci sono le “Indagini integrative per la valutazione della qualità dei suoli all’esterno del sito ,ex deposito di fitofarmaci “Agrimonda”, Mariglianella (NA).

Maria Muscarà, gruppo Misto sollecita il dibattito per non fare calare l’ attenzione sul dramma che si vive a via Pasubio. Ad un certo punto le tolgo i l’ audio. Destinatario della interrogazione è l’ Assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola! I dati sulla quantità delle azioni ispettive proposte dalla CONSIGLIERA REGIONALE MUSCARÀ, in particolare delle audizioni ( riguardanti le problematiche di varia natura sul SITO TOSSICO AGRIMONDA DI MARIGLIANELLA), documentano un’intensa attività da parte solo ed ESCLUSIVAMENTE della stessa consigliera regionale MARIA MUSCARÀ.

Gli altri che fanno? Dal Comitato Ambiente- e Territorio senza peli sulla lingua dicono: “Ribadiamo che questa è una “battaglia” senza colori politici, a TUTELA DELLA SALUTE e del futuro del nostro AVVELENATO TERRITORIO di MARIGLIANELLA E MARIGLIANO…..! ASSENTI INGIUSTIFICATI GLI ALTRI POLITICI LOCALI ( A TUTTI I LIVELLI)”. Non si danno pace i cittadini, tra cui Ciro Tufano, non capiscono il perché dal 1995, data dell’ incendio del deposito che ha avvelenato l’ ambiente circostante, non ci siano state azioni risolutive in termini di bonifica per garantire il diritto alla salute.

Ci va giù duro Muscarà: “Essendo stato accertato l’inquinamento delle acque di falda, anche a valle del sito di Agrimonda il cui disastro, tutt’ora in atto, sta per compiere 30 anni, come riscontrato nel piezometro PZ2, ho chiesto al Question Time di oggi come mai non sia stata allestita una messa in sicurezza di emergenza quale una barriera idraulica per bloccare il plume di contaminazione – denuncia il consigliere Muscarà – è passato più di un anno dalla conferenza dei servizi, marzo 2022, in cui fu riscontrato tale inquinamento del pozzo a valle, con un rischio enorme per le falde. Dopo un anno, il governo sta per bloccarci i fondi e sono sicura che quello sarà l’ultimo finanziamento per i siti orfani come Agrimonda, parliamo di 2,5 milioni di euro: bisogna accelerare, ma purtroppo, anche oggi la Regione si è solo lamentata e la risposta dell’assessore Bonavitacola ne è un esempio, il quale ha preferito parlare al futuro cercando di smentire la sottoscritta ed il governo stesso, preferendo parlare al futuro con promesse che oggi con contano più nulla.

Mi piacerebbe per una volta sentire che la Regione “ha fatto”, “ha risolto”. Abbiamo ancora un telone che copre il terreno, come l’ultima volta, è fondamentale un procedimento di verifica dell’area anche circostante il sito e che, prima di fare il progetto di bonifica, si dovrebbe naturalmente tenere conto anche della situazione limitrofa al sito stesso, un disastro trentennale mai risolto dalla Regione” – conclude il consigliere Muscarà.

Anita Capasso

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