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Campania, Ambiente. Medici per l’Ambiente(Isde): “Gravissimo e sottovalutato l’inquinamento dell’Aeroporto di Capodichino e del Porto di Napoli”

Napoli, 21 Dicembre –  – “Stessi voli ma green” o “Migliorare il tenore di zolfo nei motori delle maxi navi nel Porto senza elettrificare le banchine” significa solo dire ai napoletani : “Morite in silenzio e non scocciate!” Non passa giorno che, nel massimo silenzio sia istituzionale che dell’Accademia Medica campana, dalla Comunità scientifica internazionale sono prodotti dati scientifici ed epidemiologici che certificano un danno alla Salute pubblica gravissimo nella Provincia di Napoli principalmente da cause ambientali. Abbiamo i dati sanitari peggiori di Italia e non per caso! Ma per inquinamento da più fonti!

Ad ottobre 2023 l’ Agenzia europea per l’Ambiente ha comunicato ufficialmente che per il solo inquinamento dell’aria su base regionale i campani hanno ben 4466 cittadini uccisi dall’inquinamento solo dell’aria pari a circa dodici cittadini ogni giorno. Sin dal 2016 sappiamo che oltre il 45 % di tutte le polveri sottili e biossidi di azoto a Napoli provengono non dal traffico veicolare auto ma dal solo Porto ed Aereoporto “esplosi” di attività in pieno centro cittadino. Per le sole Polveri sottili e biossidi di azoto del solo Porto di Napoli 2 cittadini napoletani vengono uccisi ogni giorno in maniera evitabile ormai da decenni.

Considerando infatti che le morti per inquinamento risalgono per il Porto ad almeno giugno 2000 (“apertura” del Porto alla citta ma senza elettrificare le banchine) e per l’Aereoporto almeno al raddoppio dei flussi in transito quindi negli ultimi dieci anni, possiamo quindi matematicamente attestare, e siamo pronti a ribadirlo in qualunque sede penale e/o civile, che per il solo inquinamento dell’aria (su base regionale con Porto ed Aereoporto responsabili per il 45% delle polveri solo a Napoli) sono già stati uccisi negli ultimi dieci anni per incidenti cardiovascolari acuti e cancro non meno di 44660 cittadini campani! In cambio di un incremento di 112 mila occupati diretti e indiretti compresi quindi i badanti per i napoletani resi invalidi? Questi posti di lavoro non si devono perdere ma con urgenza “ad horas” vanno redistribuiti su base regionale con l’apertura ai voli civili anche dell’ Aereoporto di Grazzanise in Provincia di Caserta.

E’ gravissima e mortale sottovalutazione, e siamo pronti a denunciarlo con forza anche in sede penale, affermare che l’impatto sanitario dell’inquinamento sia del Porto che dell’Aereoporto è solo un problema di rumore. Le polveri sottili e il biossido di azoto provenienti dall’eccezionale incremento delle attività del Porto e dell’Aereoporto in pieno centro storico di Napoli uccidono! Va detto con forza, con chiarezza e con i dati ufficiali che ci sono anche se proveniente dalla UE e non, come dovuto e lautamente pagato, dalle Istituzioni responsabili campane! La Ue e non la Regione Campania oggi ci comunica con esattezza quanti cittadini campani muoiono per inquinamento della sola aria ! Ridimensionare Capodichino a non oltre 6 milioni di passeggeri anno facendo finalmente partire Grazzanise ed elettrificare di corsa le banchine del Porto come da progetto PNRR approvato sono urgenze assolute a tutela della salute pubblica dei napoletani: il resto sono solo numeri prodotti a tutela degli interessi economici di chi gestisce Porto ed Aereoporto e non è certo Responsabile della salute pubblica dei napoletani ma solo dei profitti delle proprie tasche! Ci vorranno ancora decenni per ottenere realmente navi e aerei non inquinanti .

Nel frattempo non possiamo svendere la vita di dodici campani ogni giorno, almeno due solo napoletani, per gli interesse economici delle lobbies dei gestori degli impianti ! Da decenni la Provincia di Napoli registra i dati sanitari peggiori di Italia! A Napoli si vive di meno, si vive male, ci si ammala sempre prima e, cosa ancora più tragica, ancora oggi omertà ed ignavia delle Istituzioni responsabili attribuisce maggiore importanza al solo stile di vita individuale rispetto agli evidenti e tragici dati di pessima gestione del nostro ambiente di vita e di lavoro. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/01/31/i-dati-record-di-napoli-e-provincia-per-mortalita-evitabile-un-dolore-per-i-medici-ma-ce-chi-nega/6954555/ In questi ultimi giorni abbiamo avuto la conferma della pessima Qualità di vita complessiva della città di Napoli anche dal Sole24Ore. Questa pessima posizione di Qualità di vita che si basa su dati soltanto economici e sociali ripropone perfettamente sovrapposti quanto si evince dai dati dei registri tumori delle Provincie di Napoli come in questi giorni riconfermato, con dati 2016 – 2018, dalla Asl Na 2 ma non dalla Napoli 1 centro, i cui dati sono ancora fermi al preistorico 2015.

La classifica provinciale della Qualità di vita e quella di incidenza e mortalità dei tumori sono perfettamente sovrapponibili per le Province della Regione Campania. E’ sufficiente una tabella sola per fare comprendere a tutti dove insistono le maggiori responsabilità di quei due napoletani che muoiono ogni giorno prematuramente e in maniera evitabile per eccessivo inquinamento della sola mal’aria del solo Porto. Pare ormai purtroppo evidente che in generale tutti i Governi (nazionali, regionali e locali) oggi puntino più alla tutela di lobbies (esempio tassisti , balneari, Gesac , A2a, Porto, ecc. ) che dell’intero popolo che dovrebbero ben governare. Napoli e la Campania si caratterizzano ormai da troppi decenni tra i primatisti in negativo di tutte le classifiche sulla Qualità della Vita. Esiste una gravissima incapacità di “lettura del contesto” con cui sviluppare in modo armonico una città oggi amata in tutto il mondo. “…Questo ventre di Napoli, se non lo conosce il governo, chi lo deve conoscere? E se non servono a dirvi tutto, a che sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto?” scriveva Matilde Serao ne “Il ventre di Napoli” del 1884 (epidemia di colera) Il 5 giugno 2000 Papa Francesco aggiunge “Non possiamo fingerci sani in un mondo malato” anche in cambio di 112mila posti di lavoro diretti e indiretti, cioè badanti compresi per gli invalidi!

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