Politica

Cairo, vertice sulla guerra. Meloni: “Importante continuare a dialogare e ragionare. La reazione di uno Stato non può e non deve essere mai la vendetta”

Cairo, 21 Ottobre – Occhi puntati sul Cairo dove ha preso il via il vertice organizzato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per analizzare la situazione nella regione e la crisi umanitaria a Gaza, nonché il futuro della causa palestinese e del processo di pace. Al vertice partecipano capi di Stato e di governo ma anche vertici di organizzazioni internazionali.

Tuttavia, due diplomatici hanno riferito alla Reuters che è improbabile si trovi un accordo per un comunicato congiunto data la delicatezza del tema e le posizioni contrastanti. A limitare le aspettative, inoltre, la presenza ‘ridotta’ degli Stati Uniti che sono rappresentanti dall’incaricato d’affari dell’ambasciata.

Tra i partecipanti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il premier spagnolo Pedro Sanchez, che presiede il Consiglio Ue questo semestre, i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito, Catherine ColonnaAnnalena Baerbock e James Claverly, il premier canadese, Justin Trudeau, insieme al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e l’alto rappresentante per la Politica estera Ue, Josep Borrell.

Presenti anche il leader dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, il re giordano Abdallah, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani, il presidente degli Emirati, Mohammed bin Zayed, e il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa. Invitati al summit anche Russia e Cina, rappresentanti rispettivamente da vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov e l’inviato di Pechino per il Medio Oriente, Zhai Jun.

Il vero obiettivo Hamas non è difendere popolo palestinese, ma creare un solco incolmabile fra paesi arabi, Israele e l’Occidente, compromettendo definitivamente pace e benessere”, ha sottolineato nel suo intervento la presidente del Consiglio, “sarebbe una cosa molto molto stupida cadere nella trappola di Hamas”.

“È molto importante continuare a dialogare e ragionare. Credo ci siano alcuni punti fermi da ribadire. il primo. il terrorismo ha colpito il mondo musulmano più di quanto abbia colpito l’Occidente”, ha aggiunto Meloni, secondo la quale “di fronte ad azioni” come quelle di Hamas in Israele “uno stato è pienamente legittimato a rivendicare il suo diritto all’esistenza, alla difesa, alla sicurezza dei propri cittadini e dei propri confini. Ma la reazione di uno stato non può e non deve essere mai motivata da sentimenti di vendetta”. 

“Considero molto importante il lavoro di mediazione fatto da diversi degli attori presenti a questa conferenza, considero molto importante la decisione della Commissione Europea di triplicare gli aiuti umanitari a Gaza portandoli a oltre 75 milioni di euro. anche l’Italia lavora per aumentare gli aiuti bilaterali, ma chiaramente l’aumento di risorse deve essere accompagnato da un rigidissimo controllo su chi utilizza quelle risorse”, ha detto ancora il presidente del Consiglio, che ha ribadito la necessità di una soluzione con due popoli e due Stati. 

“Dobbiamo continuare a lavorare insieme per favorire l’uscita da Gaza dei soggetti fragili e dei civili stranieri. E su tutto noi dobbiamo fare l’impossibile per evitare una escalation di questa crisi, per evitare di perdere il controllo di quello che può accadere, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili”, ha detto ancora la premier, “il modo piu’ serio per ottenere questo obiettivo è la ripresa di una iniziativa politica, per una soluzione strutturale della crisi sulla base della prospettiva dei due popoli due stati, una soluzione che deve essere concreta e deve avere una tempistica definita. Il popolo palestinese deve avere il diritto ad essere una nazione che si governa da sè, in libertà accanto a uno stato di Israele al quale deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza, il diritto alla sicurezza. Su questo, l’Italia è pronta a fare assolutamente tutto ciò che è necessario”.

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