Napoli 28 Febbraio – il coronavirus pare continuare a infettare le persone del nord Italia. Mascherine, amuchina e pasta sono praticamente razziate nelle attività commerciali. Eppure questa epidemia sta dando modo di sperimentare, finalmente, un nuovo modello lavorativo.
Già presente in varie parti del mondo, questo modo di lavorare, ha fatto spesso e volentieri bene alle aziende che lo hanno applicato. Si chiama smartwork e intende spesso e volentieri, lavorare da casa. Ci si collega al proprio pc, si entra nelle reti aziendali e da lì si applicano le competenze.
In Italia, lo smartwork, non era mai stato ipotizzato. Ma con un’emergenza sanitaria in atto nelle regioni del nord, qualche azienda sta sperimentando questo. L’economia in pericolo, come ben sappiamo, causa coronavirus, sta determinando le sorti del paese. Anche perché le zone del paese in cui accade ciò, sono quelle più industrializzate e che rappresentano la locomotiva della penisola.
Nonostante questo, solo per questo periodo di “semi quarantena” si è voluto sperimentare ciò. Si pensi però che nelle aziende in cui si è data possibilità, a questa governance, l’assenteismo è calato del 30% e i risultati sono migliorati del 15%.
Approcciare il lavoro allo stile di vita, non è mai stato difficile, come in questo periodo storico. L’Italia, in un periodo di difficoltà, sarò riuscita a cogliere un elemento di ripartenza. Sarà il momento di una nuova organizzazione e formazione delle risorse?
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Laureato in filosofia presso la Federico II di Napoli con tesi sul rapporto tra società e politica in Italia. Appassionato di storia e letteratura italiana ed europea.