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Analisi Zwan, Green Pass obbligatorio fa crescere la reputazione dei Paesi: aumento del 10,3% rispetto a luglio 2021

Italia (+15,73%) terza in crescita reputazionale dietro Indonesia e Kazakistan, davanti a Francia

Secondo l’analisi di Zwan svolta attraverso l’algoritmo ReputationRating, l’introduzione dell’obbligatorietà del Green Pass ha un’efficacia diretta sul capitale reputazionale dei Paesi. A beneficiarne, infatti, risultano i Driver reputazionali CSR, Leadership & Innovation e Performance Finanziarie. Gli Stakeholder con la reazione più positiva sono soprattutto Cittadini e Istituzioni Internazionali.

Napoli, 9 Settembre – Rispetto al periodo di analisi di luglio 2021, in seguito alla graduale introduzione del Green Pass obbligatorio in Europa si registra nel mese di settembre 2021 un incremento medio del capitale reputazionale dei Paesi aderenti, pari al 10,3%: questo è quanto emerge dalla nuova analisi realizzata da Zwan, azienda specializzata in corporate reputation, attraverso ReputationRating, l’unico motore di ricerca e comparazione di Brand basato su un algoritmo che offre una valutazione completa, tangibile, affidabile e imparziale della Reputazione di Paesi e Organizzazioni; l’algoritmo “Reputation Rating” pesa e misura le dimensioni della reputazione, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.

Ecco la classifica dei 5 Paesi che hanno registrato un impatto positivo sul proprio capitale reputazionale, dopo l’introduzione di obbligo di Green Pass o vaccinazione:

  1. Indonesia (+21.94%) – il Paese al mondo che per primo ha introdotto un obbligo vaccinale, fin da febbraio 2021, ha riscosso un forte incremento reputazionale e di solidità e affidabilità percepita nei suoi Stakeholder;
  2. Kazakistan (+18.82%) – già da giugno 2021, il 60% dei lavoratori in vari settori era già sotto obbligo vaccinale, permettendo al Paese una forte e veloce ripresa d’immagine ed economica;
  3. Italia (+15.73%) – primo Paese in Europa a introdurre obbligo di vaccinazione per i sanitari e tra i più rapidi nello spingere verso l’obbligatorietà del Green Pass per determinati settori, luoghi e attività;
  4. Francia (+13.56%) – che segue con maggiore reattività la stretta su Vaccini e Green Pass, e viene percepita con forza e resilienza in particolare da istituzioni internazionali.
  5. Tajikistan (+10.51%) – il primo Stato al mondo ad introdurre l’obbligo di vaccinazione per i maggiorenni. La norma è entrata in vigore il 3 luglio.

Non bastano i numeri incoraggianti sulla ripresa economica del Pil, in netta crescita nei Paesi in ripresa economica post-Covid (+17% rispetto al 2020 in Italia) a fermare le manifestazioni e le proteste contro vaccini e Green Pass nel mondo. Il Presidente della Repubblica Mattarella ritorna allora a parlare di vaccinazioni come “dovere civico e morale”, precisando come “invocare la libertà di non vaccinarsi è in realtà una richiesta di licenza di mettere in pericolo la salute e la vita altrui, costringendo gli altri a rinunciare alle proprie libertà e alla normalità di vita”.

La tendenza di ascesa economica, agevolata dall’estensione dell’obbligo di Green Pass (e il conseguente aumento delle vaccinazioni), viene confermata dalla nuova ricerca del ReputationRating, che rileva anche un aumento medio del capitale reputazionale nei Paesi che stanno seguendo la “stretta sanitaria” (+10,3% rispetto al solo luglio 2021).

Scendendo più nel dettaglio l’incremento reputazionale rilevato dal ReputationRating, notiamo che a crescere sono maggiormente i Driver della CSR – Responsabilità Sociale (+12.93%), vero motore della crescita reputazionale nei Paesi; e della Leadership & Innovation (+9.35%), confermando il consolidamento di una leadership a livello geopolitico internazionale per tutti coloro si mostrino resilienti e pronti a ripartire. Come già anticipato e confermato dai numeri sul Pil, in netto incremento reputazionale anche le Performance Finanziarie (+14.82%).

“Il green pass obbligatorio ha non solo un forte impatto sulle performance finanziarie, avendo una diretta conseguenza sulle aperture e quindi sulla produttività delle aziende del tessuto paese, ma anche sulla leadership. Prender scelte controverse per un bene più grande, che garantiscono il diritto allo studio e il diritto alla salute, incide su tutti gli asset reputazionali” – commenta così Davide Ippolito, cofondatore di ReputationRating e direttore di Reputation Review.

 A percepirlo, e dunque parliamo di Stakeholder, sono per lo più Cittadini, come rilevato dalla Sentiment Analysis in rete degli utenti, che tra blog post, Social e Forum ha registrato un Sentiment fortemente positivo attorno alle principali keyword e notizie in merito al Green Pass: all’incirca l’81% dei cittadini in Europa, si è espresso a favore dell’introduzione dell’obbligatorietà del Green Pass.

Anche le Istituzioni Internazionali sono tra gli altri Stakeholder a reagire positivamente alla stretta su Green Pass e vaccini (+13.19%).

Joe Casini, cofondatore di Zwan e ReputationRating, commenta così questa crescita: “Queste analisi confermano quanto la logica reputazionale sia un modo molto efficace per valutare la bontà di una scelta – politica, sociale, sanitaria o economica che sia. Valutare ogni risvolto della reputazione, e soprattutto ogni categoria di Stakeholder portatrice d’interessi nel nostro sistema, permette di interpretare al meglio la complessità del mondo che viviamo”.

 

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