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A “Venezia a Napoli” arriva Nehir Tuna che presenta il film Yurt

Il regista turco è protagonista
della quarta giornata della rassegna

Giovedì 26 la mostra fotografica di Antonietta De Lillo

e lo speciale appuntamento con l’Istituto Confucio

Napoli, 25 Ottobre – La quarta giornata di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso”, giovedì 26 ottobre, apre alle ore 10 al cinema Modernissimo per la speciale occasione in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Gli studenti possono assistere all’anteprima assoluta e versione inedita di “Il resto di niente. Campo e controcampo” di Antonietta De Lillo che interviene per presentare l’opera e parlare agli allievi.

La De Lillo è protagonista anche dell’appuntamento delle ore 17 all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si presenta la mostra “Venezia 81/82 Ritratti di cinema”, un viaggio nella memoria nazionale e internazionale grazie ai suoi scatti fotografici sui protagonisti più iconici che hanno frequentato il Lido di Venezia negli anni scorsi. Per l’inaugurazione presso il Teatro Antonio Niccolini partecipano: Rosita Marchese, presidente Accademia di Belle arti di Napoli; Renato Lori, direttore Accademia di Belle Arti di Napoli; Titta Fiore, presidente Fondazione Film Commission Regione Campania. Intervengono: l’autrice Antonietta De Lillo; Gina Annunziata, docente Storia del cinema dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Antonella Di Nocera, ideatrice e direttrice di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso”. La mostra resta aperta fino al 26 novembre.

Il primo appuntamento al Cinema Astra, cuore della rassegna napoletana, è alle 17:30 con la proiezione di “Al shi yi ba qiang (Love is a gun)” di Lee Hong-Chi, Leone del Futuro, Premio Venezia opera prima Luigi De Laurentiis. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Istituto Confucio Napoli, vede i saluti dei direttori Valeria Varriano e Cheng Hongjin. Con l’appuntamento successivo, alle ore 19:30, gli occhi del cinema indagano le condizioni degli Yurt, enormi dormitori religiosi, che danno il nome al film di Nehir Tuna. É la storia – ambientata nel 1997 quando le tensioni tra turchi religiosi e laici stanno aumentando – del quattordicenne Ahmet che viene mandato da suo padre, recentemente convertito, in un dormitorio islamico, uno Yurt, per imparare i valori musulmani. Una vita difficile consolata soltanto dal nuovo amico Hakan che sa come muoversi nel delicato sistema. Insieme sognano di prendere delle decisioni autonome. Il regista turco presenta l’opera insieme alla direttrice del Goethe-Institut di Napoli Maria Carmen Morese. Alle 22 si lascia spazio a “Hors-saison (Out of season)” di Stèphane Brizè che ripercorre la vita di due amanti che, dopo anni di pacifica separazione, si incontrano casualmente riaprendo vecchie ferite.

Nella stessa giornata, alle 18, presso l’Istituto Francese si proietta “Menus plaisirs – Les troisgros” di Frederick Wiseman che racconta l’impegno della famiglia Troisgros, attraverso i tre ristoranti nel centro della Francia, per il rispetto della biodiversità e contro gli sprechi alimentari guadagnandosi la stima di critici e buongustai.

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