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Somma Vesuviana, prima città in Campania ad intervenire a tutela della biodiversità italiana

Anna Rotella (Archeologa e Vice Presidente Archeoclub D’Italia di Vibo Valentia): “Spero che altri comuni seguano l’esempio di Somma Vesuviana! Villa romana Augustea, Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, Borgo Antico del Casamale, in questo scrigno di bellezza e di storia, da oggi c’è anche un esemplare di Olea europaea var. leucocarpa. Lo abbiamo piantato con i bambini, con il sindaco, con i padri francescani polacchi. Ed anche i bambini di Somma Vesuviana hanno contribuito ad evitare l’estinzione dell’Olea europea var. leucocarpa, più comunemente Olivo bianco o della Madonna. Quando avranno 30 anni avranno davanti un albero spettacolare ed in Ottobre vedranno la trasformazione delle Olive da verdi in bianco. Da oggi Somma Vesuviana, in provincia di Napoli è la prima città in tutta la Campania ad intervenire a tutela della biodiversità italiana con la piantumazione dell’ Olea europaea var. leucocarpa, questa varietà di olivo comunemente chiamato Olivo bianco o Olivo della Madonna!”. Tutti i borghi che vorranno piantare l’Olivo della Madonna, saranno parte dell’Itinerario Culturale dei Borghi dell’Olivo!

Salvatore Di Sarno (sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano) : “Nel nome della biodiversità faremo in modo che Somma Vesuviana possa rappresentare un valore aggiunto per creare un circuito virtuoso tra biodiversità, rispetto del luogo dove viviamo e la crescita di una città che deve essere a misura di tutti”.

Somma Vesuviana, 16 Maggio – Dalla Villa romana Augustea di 2000 anni fa alle cripte e chiese sotterranee del XIV secolo: una Somma Vesuviana immersa nel patrimonio storico – culturale da ieri è la prima città campana a mettere a dimora l’Olea europea, l’Olivo dalla drupe di colore bianco definito Olivo della Madonna.

“E’ stato bello che fossero i bambini, oggi a Somma Vesuviana, a piantare l’Olivo della Madonna. Tra circa 30 anni, i bambini che oggi erano con noi, verranno e troveranno un albero grande e lo vedranno in tutta la sua spettacolarità. Poi vedranno le olive trasformarsi da verdi a bianche. Somma Vesuviana è il primo comune dellla Campania e spero che tanti altri seguano l’esempio di Somma Vesuviana, una cittadina bella, interessante e della quale ho potuto apprezzare la grande storia. Ho visto la villa romana ma a Somma c’è anche ciò che resta dell’antica strada romana la cosiddetta via Annia Popilia, la stessa che da Capua arriva in Calabria e della quale ho ritrovato un tratto sul territorio calabro. Ecco, su questo territorio, il basolato romano ha unito oggi culture diverse anche con il desiderio di valorizzazione della biodiversità. Oggi abbiamo vissuto storia, emozione e terra. La Terra che va rispettata, dobbiamo prenderci cura del Creato per come ci ha indicato Papa Francesco. Questi bambini di Somma Vesuviana, con il loro sindaco, hanno dato il loro contribuito ad evitare l’estinzione dell’Olea europea var. leucocarpa, più comunemente Olivo della Madonna. Da oggi Somma Vesuviana, in provincia di Napoli è la prima città in tutta la Campania ad intervenire a tutela della biodiversità italiana mediante la piantumazione dell’ Olea europaea var. leucocarpa, albero comunemente chiamato Olivo bianco o della Madonna. Nei secoli scorsi, prima dell’avvento dell’energia, si ricavava da questa pianta l’olio per alimentare le lampade nei luoghi di culto. Quanto fatto da Somma Vesuviana e da alcuni comuni della Calabria, è di notevole importanza”. Lo ha affermato l’archeologa Anna Rotella, inoltre anche Vice Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Vibo Valentia, giunta oggi dalla Calabria.

La scomparsa con l’avvento dell’energia elettrica!

“Con l’avvento dell’energia elettrica questo olio non veniva più utilizzato e dunque nel tempo si era persa memoria di questa pianta che rischia l’estinzione in Italia. Mi sono messa sulle sue tracce e l’ho trovata in Calabria. Dopo ben 5 anni di studi, ricerche e di lavoro sono riuscita a trovarne 110 vecchi esemplari. Si tratta di una piante secolari che vanno tutelate perché a forte rischi estinzione. La prima volta che ho trovato questo albero in Calabria – ha continuato la Rotella – dopo anni di ricerca, è stata una grande emozione. L’ olio derivante da questo olivo veniva anticamente usato per alimentare le lampade all’interno dei luoghi di culto. Oggi ovviamente c’è l’energia elettrica e dunque questa tipologia di albero che fa parte del nostro patrimonio di biodiversità, rischiava di scomparire”.

E l’archeologa oggi ha visitato il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo. Ed ecco che l’Olea europaea var. leucocarpa verrà salvata con l’aiuto delle parrocchie.

A Somma Vesuviana, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e alla volontà de padri francescani del Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, per la prima volta in Campania l’Olivo della Madonna è stato piantato!

E’ nata poi l’idea di coinvolgere parrocchie, curie e Diocesi in tutta Italia. Alla base c’è un progetto sociale e culturale per garantire la riproduzione della pianta con l’impegno fattivo degli ospiti delle strutture penitenziarie che diventeranno i donatori delle giovani pianticelle alle chiese. Cosi si contribuirà alla nascita dell’Itinerario dei Borghi dell’Olivo della Madonna. Tutti i Borghi che pianteranno l’albero secolare dell’Olivo della Madonna, saranno parte dell’Itinerario dei Borghi dell’Olivo. Ad oggi abbiamo già 90 Comuni della Calabria su 404 – ha continuato Anna Rotella – ma anche Sardegna, Lazio, Basilicata stanno mostrando interesse. Somma Vesuviana, da oggi, è il primo borgo della Campania a piantumare l’Olivo della Madonna ed è stato il primo Borgo d’Italia dove a celebrare questo momento trasformandolo in messaggio di pace ed in Olivo della Pace! La leucocarpa, come l’olivo in generale, appartiene alla cultura Mediterranea ed è noto che i popoli antichi di quell’area hanno avuto con l’olivo e quindi con l’olio un rapporto privilegiato per motivi pratici prima e alimentari poi; proprio perché l’olio d’oliva assieme al grasso animale e, solo eccezionalmente alla cera d’api, sono stati per lungo tempo i combustibili privilegiati per illuminare degli ambienti. Se a questo si aggiunge che l’olio ottenuto dalle bianche drupe della Leucocarpa possiede il pregio particolare di bruciare generando pochissimo fumo ben si comprende perché questo olio trasparente e poco denso sia diventato il combustibile ideale per alimentare le lampade impiegate all’interno dei luoghi di culto”.

Il recupero della Olea europaea var. leucocarpa per tutelare la Biodiversità del territorio italiano! Ecco i numeri:

“L’Italia detiene oltre il 70% del patrimonio culturale artistico mondiale, ma siamo anche ricchi di biodiversità. Abbiamo più di 7000 specie vegetali edibili e siamo in questo addirittura primi al mondo, il Brasile è secondo posto – ha dichiarato Anna Rotella – con 3300. Ogni regione italiana ha più specie vegetali di ogni altro stato Europeo. Abbiamo 58.000 specie animali, il secondo Paese al Mondo ne ha 20.000. Deteniamo 1.200 vitigni autoctoni, la Francia è al secondo posto con 222. Possediamo 533 cultivar di olive, la Spagna che è al secondo posto, ne ha 70. Abbiamo 140 cultivar di grano duro, gli Stati Uniti al secondo posto e immensamente più grandi di noi ne hanno 6! Ma da noi sta rischiando di scomparire la Olea europaea var. leucocarpa, cioè l’Olivo della Madonna! Ora con iniziative come quella di oggi a Somma Vesuviana, con ogni probabilità potremmo evitarne l’estinzione. La speranza che ogni comune della Campania faccia la stessa cosa”.

Somma Vesuviana c’è ed è per la tutela della biodiversità.

“Un piccolo gesto che potrebbe diventare un qualcosa di importante. Somma c’è! Dobbiamo trasferire questo Olivo da questo quartiere di Somma Vesuviana, da Santa Maria del Pozzo, in altre realtà. Nel nome della biodiversità faremo in modo che Somma Vesuviana possa rappresentare un valore aggiunto – ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana per creare un circuito virtuoso tra biodiversità, rispetto del luogo dove viviamo e la crescita di una città che deve essere a misura di tutti. E’ stato bello vedere i bambini piantare questa pianta della quale rischiavamo di perdere ogni testimonianza. E’ un atto semplice ma anche forte con il quale andiamo a sensibilizzare tutta l’opinione pubblica sul tema della biodiversità del territorio italiano. Dobbiamo amare il patrimonio naturalistico, avere Cura del Creato, essere consapevoli del fatto che viviamo in un museo che riesce a coniugare testimonianze geologiche, storico – culturali davvero uniche, rare. Stiamo lavorando ad una Somma Vesuviana green!”.

A Somma l’Olivo della Madonna diventa pianta della pace per condannare la guerra!

Questo Olivo è segno della pace. Noi dobbiamo aspirare ad avere la pace in noi stessi. Se troviamo questo – ha dichiarato padre Casimiro Sedzimir del Complesso Monumentale Francescano di Santa Maria del Pozzo (Somma Vesuviana) – rispettando il nostro vicino possiamo allargare le braccia e pregare per la pace”

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