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Scisciano, inaugurata la strada intitolata al Sindaco Peppe Ariola [Video]

Scisciano, 16 Maggio – Nella mattinata di ieri, presso la Piazzetta “Santa Maria la Cuna” a Scisciano in provincia di Napoli, si è tenuta la cerimonia di intitolazione di una delle strade della frazione di San Martino a Giuseppe Ariola, stimato e amato sindaco di Scisciano dal 1956 al 1970, nonché Assessore provinciale alla Sanità e Segretario Regionale della Federazione Giovani Socialisti. Giuseppe Ariola nacque a Crema nel 1923 e morì a Scisciano nel 1995. L’intitolazione è stata disposta dall’Amministrazione Comunale di Scisciano, che ha accolto una richiesta avanzata dal concittadino Rocco Patrone, resosi promotore di una petizione popolare, accolta con profondo entusiasmo dalla cittadinanza sciscianese.

In una piazza soleggiata e gremita di cittadini, hanno partecipato alla cerimonia il sindaco di Scisciano Edoardo Serpico, accompagnato dal delegato alla Cultura Pasquale Rossi, il consigliere regionale Massimiliano Manfredi, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero, la vice Presidente dell’Assemblea Regionale Loredana Raia ed il deputato Umberto Del Basso De Caro. La solenne cerimonia si è aperta con il ricordo della figura di Giuseppe Ariola, amministratore comunale e provinciale, eccellente oratore e uomo delle istituzioni, un illuminante excursus condotto dall’ex militante socialista ed ex amministratore comunale Eduardo Nava. Interessanti riflessioni sulla vita e sulla profonda conoscenza politico-amministrativa dell’amato “sindaco socialista” che ha commosso i presenti alla cerimonia. “Nel nostro contesto cittadino –  ha esordito il sindaco di Scisciano Edoardo Serpico  Peppe Ariola è stato un modello, uno schema comportamentale di riferimento. Era dunque doveroso l’intitolazione di questa strada a chi si è profondamente speso con passione e intensità per la crescita complessiva della nostra comunità e non solo. Credo che tutto questo rappresenti un segnale importante anche per le giovani generazioni, in quanto fa sviluppare in loro un maggiore senso civico e soprattutto un attaccamento alle proprie radici. Sono onorato – conclude –  di aver potuto presenziare a questa manifestazione, perché nonostante abbia per me rappresentato un avversario da un punto di vista politico, sono indiscutibili le sue qualità di politico, di amministratore e di uomo sempre a difesa delle classi meno fortunate”.

“Intitolare una strada – dichiara il delegato alla Cultura del Comune di Scisciano Pasquale Rossi –  alla memoria di una persona che ha contribuito a scrivere la storia di questo paese, a mio avviso, è più importante dell’inaugurazione di una stessa strada come opera infrastrutturale. Aiuta a ricordare nelle generazioni future l’impegno che in quel tempo la formazione politica faceva sì che le persone impegnate poi potessero profondere nella comunità. Oggi abbiamo avuto degli interventi di notevole spessore politico, che – prosegue il delegato alla Cultura –  ci hanno fatto comprendere come quel periodo era un momento di puro servizio nei confronti del paese e non di figure che intendessero l’amministrare e il fare politica come un qualcosa che andasse verso l’interesse particolare. Il sindaco Ariola è stato un sindaco lungimirante, grazie a lui dobbiamo oggi lo sviluppo di opere come le scuole, e il sindaco Serpico, nel suo intervento ha sottolineato come l’importanza di questa strada, a lui era molto cara, perché – conclude –  è un asse viario che collega due cittadine, quella di Scisciano e di San Vitaliano che ancora oggi ha il suo importante ruolo infrastrutturale”.

Capacità di saper coinvolgere e politico del fare, sono i valori che mette in evidenza l’on. Massimiliano Manfredi, ricordando Giuseppe Ariola. “Ci sono tante analogie – sottolinea l’on del PD Manfredi –  tra quello che sta vivendo adesso la nostra situazione politica di questo territorio, della nostra regione e l’epoca nella quale l’eccellente oratore come Peppe Ariola declamava. Dai racconti di mio padre emerge una sua importante qualità: durante i comizi elettorali aveva la capacità di far vedere quello che poi succedeva dopo, quindi il futuro. Il ruolo della politica, l’idea, la difesa e il valore stesso della politica. Era però una persona che faceva la politica per gli altri, e la presenza oggi di tanti amici, colleghi, testimoniano non solo un fatto affettivo perché voi tutti lo conoscete come amministratore locale, come grande sindaco continuativo di questa realtà ma lui è stato anche un bravissimo assessore provinciale. E lui già da allora, – puntualizza –  nonostante era un’epoca diversa da questa, ricordava il valore dei territori della sinergia istituzionali, cioè la possibilità di legare i comuni tra di loro. Peppe Ariola aveva il merito di saper coinvolgere. Adesso viviamo una politica nella quale talvolta sembra che ci sia all’interno, in una crisi dei partiti quasi la voglia di qualcuno di rimanere da solo, di non allargare, coinvolgere. Peppe dunque ha sempre alzato l’asticella. I voti, il consenso sono certo importanti, ma è importante anche come i voti e il consenso si fanno. Concludo ricordando una frase di Pietro Nenni che sosteneva che la politica è sempre fatta da due categorie: quelli che la fanno e quelli che se ne approfittano. Peppe – conclude Manfredi – era uno di quelli che la faceva e noi siamo orgogliosi e contenti nel nostro piccolo di aver seguito questa tradizione, perché per noi la politica è una cosa di valore, perché la politica può cambiare concretamente la vita dei cittadini. Quindi il modo migliore per ricordare Peppe è quello di alzare sempre più l’asticella, di unire da un lato ma di dimostrare che senza la politica la società è più debole e più permeabile”.

L’on. Loredana Raia, vicepresidente dell’Assemblea Regionale, nel suo toccante intervento pone l’accento sulla figura di grande oratore ma al contempo uomo delle istituzione sempre vicino alle persone, capace di coniugare idealità e concretezza, nel solco dei valori fondanti del pensiero socialista: “Non è consueto che in una città, in un paese, si intitoli una strada o una piazza a un ex sindaco. Evidentemente questo fatto la dice lunga sul segno che ha lasciato il sindaco, l’assessore provinciale Peppe Ariola in questo territorio. Ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi, Eduardo Nava ricordava un uomo dalla grande oratoria ma al contempo una persona semplice, vicino alle persone. Questo significa coniugare insieme idealità e concretezza, che sono stati e continuano ad essere valori fondanti del pensiero socialista. Sandro Pertini per tutti ne resta un’icona. Il pensiero socialista è dunque un pensiero che non muore mai. Questa mattina – sottolinea l’on. Raia –  –  sono qui non per ruolo istituzionale, ma sono qui perché in qualche modo sto celebrando un pezzo della mia storia personale e familiare, e dunque questo per me è molto toccante e significativo. Vedere stamane questi garofani qui sul tavolo, il pensiero è andato immediatamente a mio padre che è stato un socialista convinto e mi ha trasmesso quei valori che oggi insieme ad altri colleghi noi continuiamo a portare nelle nostre azioni dentro un partito a cui manca soltanto la parola “socialista”. Solo così noi potremmo dare ai nostri giovani la speranza di una politica fatta di grandi ideali, di grandi valori ma di grandi capacità di coniugare la necessità di essere concreti per rispondere ai bisogni dei cittadini, così come ci ha insegnato Peppe Ariola. Pensare al benessere dei cittadini, pensare alle famiglie, ammodernando una scuola, istituendo e costruendo un asilo nido e stiamo parlando degli inizi degli anni ’70. Questo dimostra – conclude – come lui era avanti, e dunque come riesce ad essere sempre più avanti il pensiero socialista. Lasciamo dunque questo testimone ai nostri giovani, sul modello di quello che è stato il pensiero e l’azione di Peppe Ariola, facciamo in modo che da Scisciano ritorni un impegno politico dove tutti, nessuno escluso, possano trovare cittadinanza piena e possibilità di partecipazione, perché soltanto così noi possiamo fare di quella politica, della quale tanto parliamo, una politica con la “p” maiuscola. Sono davvero orgogliosa di aver accompagnato stamane un evento così importante, l’intitolazione di una strada a Peppe Ariola insieme a voi, perché tutto ciò non solo mi ha emozionato ma mi ha dato anche la soddisfazione del ruolo istituzionale che ricopro”.

L’On. Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale della Campania sottolinea l’importanza del valore della memoria per gli amministratori e i politici, che come il sindaco Peppe Ariola, hanno speso la loro vita contribuendo alla crescita della comunità “Abbiamo l’occasione stamane non solo di ricordare e di avere memoria di un dirigente politico ma anche di un amministratore locale che ha speso la sua vita, il suo tempo per migliorare la sua collettività. Nonostante non abbia ricordo sul piano personale di Peppe Ariola non avendo avuto modo di incontrarlo nelle riunioni e nelle attività politiche che si facevano quotidianamente, è comunque importante avere la memoria, è importante ricordare le persone che hanno dato il loro tempo, privandolo alla loro famiglia e alle loro attività, per far crescere la loro comunità. Tutti coloro che occupano un ruolo di amministratori pubblici – osserva il presidente del Consiglio Regionale –  devono essere ricordati dalla propria terra e ad ognuno di questi deve essere ricordato che fare il sindaco, fare l’amministratore è sempre un sacrificio. Senza dubbio lo spirito socialista rimane dentro ognuno di noi, è un ideale che non sparisce, ma si trasforma e tutti insieme lo portiamo nelle nuove formazioni politiche come attualmente nel partito democratico in cui tutte le idee riformiste a partire da quelle socialiste trovano cittadinanza. Ognuno con il proprio spirito, il proprio modo di fare politica ha il dovere di dare il personale contributo per la crescita delle nostre comunità. Ringrazio tutti  – conclude – per la cosa pregevole che avete realizzato, cioè ricordare gli amministratori e le persone che hanno dato il loro tempo e la loro vita per la loro città”.

La grande tradizione del socialismo e il profondo impegno istituzionale del “sindaco socialista”, sono i due punti sui quali si sofferma l’on. Umberto Del Basso De Caro: “Da sempre anche io come gli altri qui presenti, sono stato un socialista e sempre autonomista e sempre con una parola che fino a qualche anno fa era considerata un insulto ma che non l’ho mai ovviamente considerato tale: sono da sempre craxiano. Dunque mi ha molto commosso questa presenza e questi inviti che l’Amministrazione ha formulato e che ringrazio. Mi ha molto commosso il ricordo di quell’articolo del 3 gennaio del 1980, il giorno dopo della morte di Nenni. Nenni muore il primo gennaio, e poiché non ha la forza di scrivere, dice una sola frase alla figlia Giuliana: “gli anni ottanta saranno decisivi, tutto è in questione, tutto è posto dinanzi all’alternativa di rinnovarsi o di perire”. Mi commuove – prosegue il deputato –  il labaro socialista con il vecchio simbolo della falce e il martello, con il libro e il sole, simbolo socialista fino al congresso di Palermo del 1981, poi vi fu il garofano, simbolo antichissimo di tradizione anarchica e attuale simbolo del partito socialista francese. L’insieme di tutte queste cose rendono bella questa manifestazione di stamane. Grazie all’amministrazione comunale che ricorda un sindaco, un grande amministratore. Un grazie anche allo storico locale (Eduardo Nava ndr) che ha ricordato quanto grande fosse l’ impegno di Peppe Ariola nel partito che camminava di pari passo con l’impegno nelle istituzioni, quanto profondo fosse il legame per chi va in una tipografia nel gennaio del 44’  per predisporre un articolo da fare ciclostilare e quanto sono importanti questi ricordi. Sono ricordi di militanza – sottolinea –  ma la militanza si realizzava con la passione, quella che ci faceva tremare le gambe, la passione che ci portava a trascorrere centinaia di ore o di serate o di nottate a parlare di politica, ma oggi è cambiato tutto. Spero dunque che terminata l’ondata del populismo, della demagogia si ritorni al raziocinio politico quale che sia la posizione. La nostra storia è una storia antichissima, il partito socialista è il più antico e il più moderno dei partiti italiani, ma indipendentemente dalla esistenza o meno di un partito, che può rivivere anche sotto altre formazioni politiche, ciò che non muore è l’idea. Il socialismo – conclude –  non è mai stato un partito soltanto, è stato sempre un’aspirazione dell’animo umano nella convivenza civile ed è una passione che è radicata in due sentimenti a loro volta che non sono la Bibbia, il libro sacro degli Assiri e non sono neanche le dodici tavole, però sono sentimenti fondamentali dell’animo umano che rappresentano il nostro essere: la libertà e la giustizia”

IL RICORDO DEI FIGLI PIERA E GABRIELE. Il ricordo più toccante e profondo è quello delle persone più vicine all’amato e stimato Sindaco di Scisciano, i due figli Piera e Gabriele. “Un’iniziativa – afferma Gabriele –  che molti concittadini auspicavano ed attendevano da tempo. Sono grato a quanti hanno sottoscritto l’apposita petizione, all’Amministrazione Comunale, alla Giunta, al Sindaco, a tutti gli intervenuti ed ai cittadini che hanno presenziato alla, per me toccante, cerimonia. Un grazie particolare – puntualizza –  vorrei esprimerlo ai vecchi amici e compagni Eduardo Nava, che ha saputo magistralmente commemorare il “Sindaco di Scisciano”, e Rocco Patrone che più di tutti ha voluto l’intitolazione a Peppe Ariola di questa strada e che è stato il promotore della petizione popolare. Se posso, conclude –  aggiungo un mio ricordo personale, da figlio e militante socialista. Quando ero ancora un giovane socialista, mi ripeteva spesso che compito della FGSI è quella di stare tre passi avanti al Partito. Talvolta abbiamo avuto visioni politiche alquanto divergenti nel Partito. Col tempo ho dovuto spesso rendermi conto che lui era rimasto sempre il giovane socialista che è stato ricordato e che spesso era lui ad essere tre passi avanti a me”.

Infine uno spaccato di commovente e tenero amore paterno è il ricordo di Piera. “Peppe Ariola era un padre meraviglioso che io amavo profondamente. Ci definivamo ”fidanzati” – osserva con occhi lucidi. – Da bambina, aveva la premurosa consuetudine di portarmi spesso sulle sue spalle. Era un padre davvero molto affettuoso, e a differenza della figura paterna di allora, lui invece era molto legato, attento alle nostre esigenze e necessità, fino a spingersi a svolgere compiti tradizionalmente materni, come per esempio lavarci o prepararci il pranzo.

Quella di oggi – sottolinea concludendo –  è stata senza dubbio una bellissima manifestazione anche se purtroppo organizzata con ritardo, pensando alle previsioni e ai desideri di tanti concittadini che aspettavano tale iniziativa da molto tempo”.

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