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Palma Campania, stagione teatrale 2020: largo a Le Donne

Palma Campania, 8 Gennaio – Si terrà oggi alle 12.00 la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale che da domenica prossima fino al mese di aprile animerà l’auditorium del palazzo municipale. Il cartellone, dall’accattivante titolo La Prima, è a cura del direttore artistico Nicola Le Donne.

Trent’anni, sulle tavole del palcoscenico fin da bambino, Nicola Le Donne è attore, speaker radiofonico, regista teatrale, art director di spettacoli ed eventi. È nato nel vicino Vallo di Lauro, ma da anni affianca le sue esperienze locali (applauditissima la sua regia del Presepe Vivente di Lauro) a quelle maturate nell’ambiente napoletano a contatto con artisti del calibro di Corrado Taranto. Entusiasmo e competenze hanno consentito a Nicola Le Donne d’immaginare un progetto teatrale per Palma Campania, un canovaccio proposto all’assessore alla cultura prof.ssa Elvira Franzese e quindi perfezionato, senza lasciare nulla al caso.

Il risultato è un cartellone ricco e vario che propone il 12 gennaio Diego Sanchez in “Teatro in Paradiso”, il 26 febbraio Antonio Fiorillo in “Quasi famoso”, il 9 febbraio Lino D’Angiò in Lino D’Angiò Show”, il 1 marzo Rosario Verde ed Eduardo Guadagno in “Un tempo ciascuno non fa male a nessuno”, il 22 marzo Corrado Taranto in “Noi – I Taranto, il 5 aprile Massimo Masiello in “Sono solo parole d’amore”, il 26 aprile il musical “Sophia, tu si’ Napule”, il 19 aprile Gli amici del signor G in “E che cactus”. Concluderà la stagione uno spettacolo a sorpresa. I biglietti saranno disponibili al botteghino o in prevendita prima di ogni singolo spettacolo, oppure in formula abbonamento, al costo di 40 euro.  

Conversiamo con Nicola Le Donne. Gli chiediamo se le attuali condizioni della sala teatrale lo abbiano in qualche modo reso titubante rispetto all’attuazione della sua idea, vista la responsabilità di aver invitato a Palma Campania artisti abituati a recitare in strutture più attrezzate. I problemi ci sono: in sala mancano diverse poltrone (danneggiate, asportate, non sostituite); l’impianto audio e le luci non sono in piena efficienza (talvolta si ricorre al service per garantire i servizi); il sipario non si chiude se non manualmente. Eppure Nicola Le Donne è fiducioso: “Sapevo, eppure pensavo di trovare di peggio. Una sala da 130 posti è una risorsa per una comunità, è un’opportunità. Con qualche ora di lavoro e l’aiuto di mani esperte ciò che adesso non funziona può tornare a farlo. Sono già all’opera per ripristinare l’impianto”.

Gli domandiamo come gli sia venuto in mente il nome alla stagione, La Prima, e se quest’anno presenti anche altrove una stagione teatrale. “Solo a Palma. È un grande impegno, richiede attenzione. Il titolo La Prima è ben augurante. L’ho scelto con l’assessore alla cultura, la prof.ssa Franzese, e con il grafico della locandina, ma non è tanto il nome della stagione ciò che mi piace evidenziare, quanto il fatto che il cartellone include nomi di artisti affermati, di cui molti comici, capaci di far ridere, ma anche pensare. Sarà una stagione adatta a tutti, a bambini e anziani, una stagione studiata per <riavvicinare> i palmesi al teatro. Una stagione leggera, per tutti, per fare cultura ridendo”.

Auguriamo dunque a Nicola Le Donne il positivo riscontro che il suo lavoro merita, così come il suo contagioso entusiasmo. Siamo fiduciosi. Il pubblico palmese, che attraverso i social già sta manifestando la propria curiosità per la rassegna, ha il palato fino e capacità di apprezzare l’arte e il bello. La passione dei palmesi per l’arte dello spettacolo è nota. Indimenticabile è il musical autoprodotto da attori locali, nel 1999, di cui, con rammarico, resta soltanto qualche cimelio audiovisivo- Era dedicato al Bicentenario della Repubblica Napoletana del 1799; per l’occasione lo scenario naturale del complesso monumentale della chiesa di San Michele Arcangelo e delle congreghe divennero un suggestivo palcoscenico.

Sono trascorsi invece appena tre anni da quando la Pro Loco Castello ha organizzato una densa stagione teatrale dal titolo La voce e il corpo, comprensiva di otto spettacoli; la location fu anche allora il teatro comunale. Incantò la platea, tra gli altri, il talento espressivo del prof. Paolo Apolito, docente di Antropologia Culturale all’Università RomaTre, interprete di una straordinaria lezione-spettacolo sul tema dell’identità e della Festa.

Ancora vivo nella memoria collettiva è il musical Il conte Amore della Compagna Aragonese, trasposizione teatrale dell’avvincente romanzo I passi perduti, nato dalla penna di Giuseppe Malinconico e ispirato dalla magnifica cornice del Palazzo Aragonese, culla della storia d’amore dei giovani protagonisti dell’intreccio. Replicato più volte (l’ultima nel 2019) questo spettacolo ha tra i suoi interpreti musicisti, ballerini e cantanti, nonché esperti interpreti come Giuseppe Alfano molto convincente nel ruolo del saggio precettore.

L’amore di Palma per il teatro ha dunque radici forti, rinsaldate, nel tempo, grazie alle proposte delle compagnie amatoriali La Papocchia, I Ribaltati, Gli Amici del cuore, Gruppo Arcobaleno, che hanno portato a teatro centinaia di persone, gettando le basi per il <rispetto per il teatro>,  che oggi è uno degli elementi della cultura palmese.

Da almeno due decenni brilla la luce del Laboratorio Teatrale Gulliver di Gabriela Maiello; si devono alla sua regia spettacoli che hanno spaziato da De Filippo a Shakespeare, da Pirandello a Festa Campanile, da La Gatta Cenerentola di De Simone al Baciamano di Manlio Santarelli. Infine appuntamenti fissi con il teatro, a cura di associazioni culturali, scuole, singoli artisti e Laboratorio Gulliver, sono quelli il 27 gennaio, Giorno della Memoria , l’8 marzo, Festa della donna, il 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il teatro che scuote, che disturba, che fa ridere, che fa piangere; il teatro in ogni declinazione, che fa crescere.

La Prima, la prima stagione comica, s’innesta, dunque, su un terreno molto fertile. Il fiore della cultura sboccerà nel giardino palmese con nuovi colori.

 

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