Secondo Susini Group, molti genitori pronti a “digiunare” pur di partire
Firenze, 3 Luglio – Una famiglia su tre è disposta a indebitarsi pur di non rinunciare alle vacanze estive. Costeranno oltre 560 euro in più rispetto al 2022 per un totale complessivo che sfiora i 2000 euro a famiglia. Mediamente, un nucleo familiare investirà nelle ferie una mensilità e mezzo del proprio stipendio annuale. Se si pensa che il reddito medio a famiglia si aggira intorno ai 32.000 euro annui, il costo del meritato riposo incide per il 6,25% dei guadagni. E molti genitori si dichiarano pronti a rinunciare a un pasto al giorno pur di partire con i figli. Sono queste le stime di Susini Group S.t.P., studio di Firenze leader nella consulenza del lavoro.

Questa è la faccia “bella” della medaglia ma ne esiste anche un’altra, molto meno positiva, che il settore del turismo sembra dimenticare o quanto meno non prendere debitamente in considerazione. È quella del rincaro dei costi dell’intero sistema turistico. Aspetto molto importante che potrebbe compromettere parte dei successi che sono stati ottenuti con l’abbattimento del cuneo fiscale e altre misure che hanno aumentato il potere di acquisto dei lavoratori.
Sempre secondo uno studio di Susini Group S.t.P., realizzato attraverso interviste ad un campione di famiglie appartenenti a ceti sociali diversi, è emerso che la vacanza estiva 2023 arriverà a costare il 45% in più rispetto all’anno precedente. Una famiglia su tre si è dichiarata disposta ad indebitarsi pur di non rinunciare al meritato riposo dopo i due anni di pandemia. Il 70% dei prestiti arriveranno da finanziarie e istituti di credito, molte agenzie di viaggio sono convenzionate e offrono il servizio addirittura all’interno del pacchetto, mentre il restante 30% verrà richiesto a parenti e amici. Il finanziamento, se richiesto a finanziarie e istituti di credito, sarà anche gravato da un tasso di interesse che va da un 7,20% fino ad un 8,50%.
Gli aumenti sono dovuti principalmente al costo delle strutture ricettive, 34% di incremento rispetto all’anno 2022, ai servizi spiaggia, 23% in più, e ai trasporti, per 11%. «In questo scenario, ci sono famiglie che, pur non rinunciando alle ferie, si trovano costrette a ridurre il periodo di vacanza o, addirittura, a scegliere mete estere per cercare di contenere i costi e rimanere all’interno dei budget economici consentiti e altre, invece, che ricorrono a prestiti con banche e finanziarie che comportano un indebitamento», commenta Sandro Susini, consulente del lavoro e fondatore di Susini Group S.t.P..
Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie. |
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa. |
