Napoli, 8 Luglio – Mai nella storia l’undici della nazionale italiana era stata composta da tanti giocatori nati nella provincia di Napoli. In questo Euro 2020, invece, la formazione titolare scelta da Roberto Mancini per la maggior parte degli incontri prevede ben tre ragazzi che hanno avuto i loro natali nella provincia del capoluogo campano. Parliamo di Gigio Donnarumma, Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, rispettivamente classe ’99, ’91 e ’90, che sono ormai da tempo dei fissi nelle convocazioni della nazionale azzurra.
L’Italia, la quale è partita come sfavorita in questo Europeo e adesso può davvero provare a vincerlo secondo le scommesse sportive sul calcio di oggi, deve sicuramente molto a questi ragazzi, i quali hanno risposto presente all’Europeo e che hanno raggiunto la finale del torneo continentale dopo aver sconfitto la Spagna ai rigori, sono la dimostrazione dell’altissimo livello del calcio nella regione campana, la quale ha da sempre sfornato grandi giocatori. In questo campionato europeo hanno tutti e tre marchiato a fuoco la loro presenza, sebbene in alcune occasioni Insigne e Donnarumma si siano rivelati più decisivi. Immobile, che un anno fa vinceva la Scarpa d’oro battendo la concorrenza di gente come Lewandowski e Cristiano Ronaldo, ha segnato comunque due reti e ha lottato per la squadra, dimostrando attaccamento alla maglia e voglia di far bene. Nonostante il suo tipo di gioco sia più adatto a una squadra che gioca prevalentemente in contropiede, quindi non come gioca Mancini, il centravanti della Lazio ha sempre fatto a sportellate quando doveva e si è fatto trovare pronto nel momento del bisogno.
Insigne, dal canto suo, viene dalla sua migliore stagione di sempre dal punto di vista dei goal realizzati con il Napoli, come dimostrato dalle statistiche ufficiali. Arrivato a una maturità calcistica e mentale assoluta, il capitano della squadra partenopea si trova nel miglior momento di forma della sua carriera. Adesso che ha compiuto 30 anni e si è definitivamente calato nella parte del trascinatore e del generatore di gioco offensivo, il capitano del Napoli è riuscito a confermare le grandi qualità anche in nazionale, squadra della quale è un punto fermo inamovibile. Il suo goal con il famoso tiro a giro nei quarti di finale contro il Belgio ha senza dubbio fatto il giro del mondo per la sua bellezza, oltre a dare a lui e all’Italia la dose giusta di fiducia per credere nella vittoria del titolo.
Per quanto riguarda Donnarumma, invece, parliamo di un predestinato assoluto. A 22 gioca già come un veterano visti e considerati gli oltre cinque anni da titolare indiscusso del Milan, e la sua solvenza e determinazione contro la Spagna gli hanno permesso di parare due rigori e permettere all’Italia di andare alla finale di Wembley. Roccioso, sicuro e scattante tra i pali, il nativo di Castellammare è il presente e il futuro dell’Italia, oltre che un erede degno di Gianluigi Buffon.
La nazionale italiana con accento napoletano è tutta nei sorrisi dei suoi tre scugnizzi, arrivati fin lì da molto lontano.
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