Napoli, 13 Luglio – “L’Ucraina entrerà a far parte della NATO quando le condizioni lo permetteranno”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il vertice NATO a Vilnius. “Le garanzie del G7 sono “una vittoria importante” per la sicurezza dlel’Ucraina. Lo ha affermato il presidente di Kiev, Volodomyr Zelensky, insieme a Joe Biden, nelle dichiarazioni a Vilnius dopo il G7 a margine del summit Nato”. Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes.
Intanto Biden (e non solo) frena sull’entrata dell’Ucraina nella NATO. “Quando le condizioni lo permetteranno” suona un po’ strano, un rimando senza definire il tempo: tra mesi, anni? E quali sono queste condizioni? Il primo ministro ungherese, Viktor Orban: “Invece di fornire armi all’Ucraina, dobbiamo finalmente stabilire la pace. L’Ungheria è fermamente dalla parte della pace al vertice della NATO”.
Il col. Douglas McGregor, ex Consigliere del Pentagono, ha dichiarato in un’intervista a Judging Freedom che le provocazioni delle Forze armate ucraine, durante il vertice NATO di Vilnius, potrebbero comportare perdite territoriali per l’Ucraina. “Una decisione della NATO al vertice potrebbe costringere Putin a lanciare un’offensiva in Ucraina fino a Odessa”, ha detto McGregor.
“Il fatto che Odessa non sia stata ancora conquistata dalle Forze armate russe è dovuto alla moderazione di Putin nel cercare di evitare un’escalation del conflitto”. Sarà per questo motivo che Zelensky è stato messo a bada.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
