Napoli, 17 Marzo – Scaramantici e superstiziosi l’hanno derubricata alla voce “ data nefasta”. Ma già anticamente L’alone di mistero che accompagna questa data ha mietuto vittime illustri. La paura di venerdì 17 affascina e spaventa dalla notte dei tempi, dunque. Il tutto nasce in ambito matematico, con l’accezione negativa e l’aura di negatività che alcuni numeri avrebbero connaturato. Ma perché proprio il numero 17? Sulle tombe degli antichi romani troviamo la scritta VIXI, ha vissuto, quindi ora non è più tra di noi.
Ebbene, scomponendo il 17 (alla latina) viene fuori X (10), V (5), I(1),I (1). Anagrammando (cioè mescolando le lettere per poi formare una parola di senso compiuto) i componenti del 17 otteniamo il verbo VIXI. Ragion per cui nel numero 17 sarebbe connaturato il concetto di morte (non c’è più perchè ha già vissuto).
E IL VENERDI’? – Nella religione cristiana è il giorno in cui il Cristo muore. Per cui il quinto giorno della settimana ha intriso il concetto di fine. Sommando il tutto al 17 il gioco è fatto.
Salvatore Alligrande
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