Scisciano, 18 Dicembre – Scisciano è ormai senza governo del territorio: la mancanza di un nuovo piano urbanistico comunale, l’assenza di politiche pianificatorie e la tolleranza nei confronti di operazioni immobiliari sostanzialmente speculative hanno ridotto il nostro territorio ad un aggregato di insediamenti abitativi sparsi “a macchia di leopardo”, senza alcuna logica funzionale, privi di attrezzature e servizi di supporto che finisce solo per alimentare l’”effetto dormitorio”.
La finta crescita, infatti, puramente residenziale, senza attività e infrastrutture a sostegno, ha generato nuclei isolati sul territorio che non hanno ricadute positive sull’economia locale e soprattutto ha deturpato il tessuto urbano e ambientale sciscianese.
L’intervento sul casale De Falco in via Cesare Battisti è stata purtroppo l’ennesima dimostrazione che il Sindaco e la sua amministrazione comunale non sono in grado di governare il territorio per un misto di incapacità e incuria, di miopia politica e superficialità, di sciatteria e colpevole indifferenza.
Nulla è stato fatto per promuovere presso la competente Soprintendenza l’istruttoria di verifica dell’interesse storico culturale ex art.12 del D.Lgs.n.42/2004 che avrebbe potuto assoggettare l’immobile ad un regime di tutela; nulla è stato fatto negli anni per cercare una soluzione alternativa nell’ambito di progettualità con fondi europei e regionali.
La questione è stata lasciata alla gestione burocratica dell’U.T.C. che ha concesso il controverso permesso di costruire n.25/2021 del 20/05/2021 (pratica n.150/2019 del 23/12/2019).
Un titolo abilitativo edilizio così controverso da suscitare persino l’iniziativa parlamentare con l’interrogazione ai Ministri dell’Interno e della Cultura (atto n.4-06087 seduta Senato del 6/10/2021) da parte della senatrice Margherita Corrado del gruppo misto.
Nonostante ciò né il Sindaco né tantomeno gli assessori hanno avvertito il dovere di fornire un chiarimento pubblico alla cittadinanza di Scisciano a fronte di una vicenda opaca e preoccupante.
E allora siamo noi a dare voce all’esigenza di chiarezza dei sciscianesi in merito alla demolizione di palazzo De Falco e soprattutto a chiedere conto della mancanza di una visione urbanistica che consente scempi sul territorio e lascia marcire irrisolte problematiche come, ad esempio, quella della vecchia stazione circumvesuviana, ormai rudere a cielo aperto in mezzo Scisciano.
Sollecitiamo quindi il Sindaco a rispondere apertamente in tutte le sedi opportune, dal consiglio comunale ad un pubblico dibattito, dalla stampa locale ai canali web.
Noi saremo pronti al confronto in ogni sede, nell’interesse della comunità e in difesa del territorio.
I consiglieri comunali e lo staff tecnico del gruppo consiliare SCISCIANO BENE COMUNE
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