Scisciano, 26 Settembre – Presso l’Agriturismo “La Montagna” si è tenuto un convegno dedicato alla riforma della legislazione urbanistica regionale, approvata con la legge del 29 aprile 2024, n.5, dal Consiglio Regionale della Campania.
L’evento, organizzato dalla sezione locale del Partito Democratico, ha visto la partecipazione di figure di spicco come l’onorevole Bruno Discepolo, assessore regionale al Governo del Territorio, l’onorevole Massimiliano Manfredi, consigliere regionale del Partito Democratico, e Francesca Anastasio, assessore del Comune di Scisciano e moderatrice dell’incontro.
I Temi della Riforma
La legge regionale n.5 introduce importanti modifiche alla normativa urbanistica vigente, risalente al 2004, con l’obiettivo di semplificare i processi di pianificazione e favorire la rigenerazione urbana. Tra i principali punti della nuova normativa figurano la riduzione del consumo di suolo, l’integrazione e l’aggiornamento dei piani esistenti, la sostenibilità ambientale e il rafforzamento delle dotazioni territoriali.
Bruno Discepolo, nel suo intervento, ha spiegato le ragioni della riforma: “Il nostro primo obiettivo è stato semplificare il processo di pianificazione, dato che molti comuni della Campania non sono ancora dotati di un piano urbanistico comunale (Puc). Con la nuova legge, il piano strutturale viene ridotto a soli due documenti: il piano stesso e il regolamento urbanistico edilizio. Questa semplificazione potrà accelerare la dotazione del Puc nei comuni campani, spingendo la rigenerazione urbana piuttosto che la crescita incontrollata delle città”.
Discepolo ha inoltre sottolineato l’importanza di contrastare lo spopolamento delle aree rurali, incentivando il recupero delle aree esistenti: “La riforma rispecchia i nuovi paradigmi dell’urbanistica, puntando a preservare le aree agricole e favorendo l’utilizzo produttivo delle terre attraverso la promozione di un’agricoltura moderna e sostenibile”.
La valenza Regionale e Nazionale della Legge
La nuova normativa non si limita a un impatto regionale, ma rappresenta anche un contributo al dibattito nazionale sulla pianificazione territoriale. “Crediamo che questa riforma possa diventare un modello per altre regioni”, ha affermato Discepolo, “soprattutto in un contesto di riforma del Titolo V della Costituzione, dove lo Stato definisce i principi e le regioni attuano le politiche specifiche”.
La moderatrice: Francesca Anastasio
L’assessore del Comune di Scisciano Francesca Anastasio, moderatrice del convegno, ha elogiato la legge definendola “un’inversione di tendenza rispetto al passato”, evidenziando come la riforma favorisca la sostenibilità ambientale e la rigenerazione urbana, riducendo il consumo di suolo e valorizzando il patrimonio edilizio esistente. “La nuova legge si allinea con gli obiettivi europei di contenimento del consumo di suolo”, ha spiegato Anastasio.
Semplificazione Edilizia: il parere di Massimiliano Manfredi
L’onorevole Massimiliano Manfredi ha posto l’accento sull’importanza della semplificazione edilizia introdotta dalla riforma. “Questa legge risponde all’esigenza di rendere più semplice l’adozione dei Puc nei comuni, risolvendo un problema che la Campania si trascinava da oltre vent’anni. Inoltre, smentisco categoricamente l’idea che questa riforma possa favorire il consumo indiscriminato di suolo: si incentiva la riqualificazione delle strutture esistenti, senza toccare zone rosse o aree di dissesto idrogeologico”, ha precisato Manfredi.
Manfredi ha inoltre sottolineato come la legge guardi con attenzione allo sviluppo imprenditoriale: “Non si tratta solo di edilizia privata, ma di facilitare processi di riqualificazione di vecchie strutture industriali e agricole, con un occhio di riguardo agli investimenti privati, in particolare nella città di Napoli e in tutta la regione”.
La riforma urbanistica della Regione Campania rappresenta un passo importante verso una pianificazione più sostenibile e moderna. Con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana, ridurre il consumo di suolo e semplificare i processi amministrativi, la legge n.5 del 2024 si pone come un modello per altre regioni italiane. La sua implementazione avrà un impatto significativo sullo sviluppo economico e sociale del territorio campano, ponendo le basi per una crescita più equilibrata e sostenibile.
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