San Giuseppe Vesuviano, 26 Settembre – Lutto in città, si è spento all’età di 89 anni lo stimato e apprezzato imprenditore del caffè Camillo Cola, fondatore del marchio “Caffè Cola” nel lontano 1960, azienda floridamente attiva e di successo nella torrefazione di caffè, oggi guidata da Gaetano Silvio Giugliano, pronipote dello stimato imprenditore.
Oltre a essere un imprenditore di successo, Camillo Cola era una figura di riferimento nella comunità locale. Aveva saputo indicare la strada al suo amato pronipote Gaetano e ad altri giovani imprenditori, condividendo la sua esperienza e la sua infinita passione per il caffè. La sua eredità non si limita solamente all’ambito imprenditoriale, ma includeva anche valori come l’integrità, la dedizione al lavoro e il rispetto per la comunità.
La scorsa settimana al Duomo di San Giuseppe Vesuviano, gremito di amici e conoscenti accorsi per l’ultimo saluto, sono stati celebrati i funerali dello stimato imprenditore. Commovente e pieno di edificanti valori la lettera che il giovane imprenditore Gaetano Giugliano ha voluto dedicare all’amato prozio Camillo. “Chi ha avuto il piacere di incontrarlo, di conoscerlo, di ascoltarlo, potrebbe pensare ad un uomo di un’altra epoca. Un’epoca fatta di valori, di sacrificio, di rispetto”. Ha esordito Gaetano Silvio con profonda commozione.
“Si, Camillo Cola era tutto questo e molto altro. Era tenacia, coraggio, umiltà, professionalità assoluta, era un uomo letteralmente al servizio del proprio lavoro e della qualità. Un vero e proprio “ingegnere del caffè”, un artista imprenditore, un costruttore di quell’Italia che ancora oggi il mondo intero cerca e ci invidia. Avrebbe potuto fermarsi. Avrebbe potuto godere dei risultati raggiunti e restare un uomo di un’altra epoca, invece ha resistito alle
sfide del tempo, è andato avanti, ha continuato a investire energie fino alla fine, per tramandare a me e alla mia generazione la sua arte, il suo ingegno, il suo talento.
Tramandare un’arte, trasferire una tradizione, un insegnamento, significa dominare il corso del tempo e contribuire ad un futuro migliore. Ed è in questo che Zio Camillo è riuscito. È questo il suo più grande successo: ci lascia come Testimone silenzioso di un’epoca passata, esempio di eccellenza dell’epoca odierna.
Ho visto Zio Camillo, a 89 anni, con la sola forza e saggezza della sua presenza e delle sue parole, scolpire ancora l’anima di persone di tutte le età, così come la mia. Poteva ripetere cento volte la stessa storia, eppure ogni volta ti lasciava una traccia in più, un elemento, un’espressione, una sfumatura su cui riflettere o di cui semplicemente approfittare per cercare di essere una persona migliore.
Mi impegnerò ogni giorno per essere all’altezza di tutto questo. Vivrò ogni giorno nella consapevolezza dei suoi insegnamenti e dei suoi sacrifici. Ricorderò a me stesso e a tutti coloro che mi circondano quanto sia importante essere persone giuste, oneste, di parola, di coscienza e tenere sempre la parola in più”. Conclude così la sua lettera Gaetano Silvio Giugliano: un messaggio chiaro, emozionante, semplice ma soprattutto di palpitante amore.
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