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San Gennaro Vesuviano, colture agrarie: seminario sul melograno al “Caravaggio”

San Gennaro Vesuviano, 8 Dicembre – Continuano gli incontri formativi sulle colture agrarie all’Isis “Caravaggio” di San Gennaro Vesuviano, ad opera di esperti esterni accreditati allo scopo di formare la platea dei futuri agrotecnici ed aggiornare gli operatori del settore interni alla scuola.

Questa volta è stato il “CREA”, ossia il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, a regalare agli astanti un sostanziale approfondimento sulla coltura del melograno il giorno 28 novembre scorso, attraverso le parole di due esponenti illustri nonché studiosi di caratura nazionale come la Dott.ssa Milena Petriccione e la Dott.ssa Angelina Nunziata.

Ad aprire il seminario, il Dirigente Scolastico dell’Isis “Caravaggio” Prof. Carmine Strocchia, il quale, ha rimarcato l’importanza della sperimentazione: “Nell’attuale situazione scolastica, il Dirigente dovrebbe essere solo della scuola agraria ed attenzionare maggiormente questo indirizzo, purtroppo questo non è possibile, perché ci sono scuole che hanno molti indirizzi e vivono grosse difficoltà. Questo è un grosso rincrescimento, perché questo tipo di indirizzo andrebbe privilegiato per le opportunità che ci vengono date e guidato da un team che lavora e che ha rete su territorio – continua il Dirigente – così come sta avvenendo con gli amici del “Crea”, attraverso l’impegno delle Dottoresse Petriccione e Nunziata. Dobbiamo dare maggiore sostanza ai piccoli campi sperimentali per migliorare l’aspetto didattico e quello tecnico. Abbiamo cominciato qualcosa con alcuni percorsi ed il melograno è uno di questi, però dovremmo fare dei passi in avanti ma non dimentichiamo che questo indirizzo possiede una solidità di base, dovuto al numero di iscritti e al percorso che sta facendo”.

 Il consesso ha interessato principalmente le classi VA e VB dell’Istituto Agrario, ma l’invito ha riguardato, oltre ai docenti di settore come il prof. Vincenzo Ferraro e la prof.ssa Rosaria De Luca, anche la componente ata con la presenza degli assistenti tecnici agrari Andrea Montanino, Pietronilla Ferraro e Giulia Palma.

Prima di dare la parola alla Dott.ssa Petriccione, responsabile della sede “Crea” di Caserta, la genetista e agronoma Dott.ssa Nunziata ha spiegato le funzioni del suo Ente di appartenenza, vigilato dal Ministero dell’Agricoltura: “Esso si differenzia dagli altri istituti di ricerca, dal fatto che possiede le aziende agricole e fa sperimentazione in campo. Noi siamo un ente di ricerca che ha proprio lo scopo di risolvere i problemi pratici dell’agricoltura e raramente facciamo ricerca pura, e se la facciamo, sempre con un occhio alle applicazioni tecniche. È organizzato in dodici centri di ricerca, di cui sei sono centri disciplinari, cioè in sei di questi centri si affronta una particolare disciplina di interesse agricolo, ad esempio, c’è un centro per la genetica e la genomica, un centro per la difesa delle colture, un centro per l’ingegneria e trasformazioni agro alimentari nel quale si fanno ricerche nel campo della meccanica con i droni. Per quanto concerne il melograno – continua la Dott.ssa Nunziata – esistono tantissime varietà con diversi sistemi di allevamento adatti al tipo di suolo. Ciò che non è stato chiarito ancora è che di sperimentazione tecnica in campo del melograno ce ne è poca ed è fatta soprattutto in Israele e in India. Ma ciò che si sperimenta in questi paesi non può essere trasferito in Italia, perché bisogna verificare se ciò che funziona in altri climi e suoli funziona anche qui.

La melagrana è molto importante per gli effetti terapeutici e nutraceutici sull’uomo. Nell’azienda agraria di questa scuola stiamo sviluppando un campionamento nel melograneto di alcune varietà, allo scopo di acquisire dati di sperimentazione e far comprendere agli alunni il nostro lavoro e fare formazione”.  Molti gli interventi dei discenti ad evidenziare l’attenzione assidua della platea a una coltura emergente e alle preziose parole delle due relatrici. A completare il seminario la Dott.ssa Petriccione, Responsabile del Centro “Crea” di Caserta: “Ringrazio il Preside e i docenti per l’invito. Per quanto riguarda il melograno, occorre precisare che è una coltura che negli ultimi anni ha subito un calo dei prezzi, un po’ legato all’eccedenza del prodotto, un po’ alla presenza sul mercato di tante varietà di miglioramento genetico. La coltura in questione è presente in modo sparso nei giardini, ma è problematico coltivarla in impianti specializzati, così ci si è rivolti a Paesi come Israele che la coltivavano da anni e con grandi successi. Quindi, abbiamo importato le tecniche di coltivazione cercando di validarle in Italia, ma le stesse sono risultate estremamente costose. In questo momento stiamo effettuando uno studio sperimentale, finanziato dalla Regione Campania, per cercare di mettere a punto nuove forme di allevamento simulando le colture intensive e cercando di utilizzare le forme alternative a quelle utilizzate in Israele”.

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