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Palma Campania, Carnevale Palmese: intervista ad Alfonso Volino, giovane maestro della Quadriglia “Teglanum”

Palma Campania, 28 Febbraio – Alfonso Volino è il  giovane maestro, della Quadriglia Teglanum, una delle nove del Carnevale di Palma Campania 2024. È simpatico,  carismatico, con un forte  senso di appartenenza  al suo territorio. Cresciuto  negli anni, a suon di rullanti nel clima del Carnevale palmese, che vanta una storia centenaria.

Sotto gli occhi di un vasto pubblico ha condotto con verve  gli appuntamenti da cartellone del Carnevale 2024, fino a quelli culminanti : esibizione del Canzoniere e Messinscena, che hanno  determinato la  bellezza,  la fantasia, i colori,  la genialità,  la passione musicale,  la competenza storica, di  una Quadriglia da  incoronare regina  del Carnevale  che si è aggiudicata il Palio 2024.

Alfonso sta vivendo l’emozione di un viaggio che gli ha dato parecchie scosse di adrenalina. Sta vivendo una gioia indescrivibile  e forse  ne avrà ancora per molto da metabolizzare. Gli occhi e la sua voce sono lo specchio della sua anima . È incredulo per la stella maiolicata  che  sarà affissa accanto alle altre stelle  che custodiscono i nomi dei maestri, sul muro  sottostante il palazzo  aragonese. È emozionato, ma anche pacato nella nostra chiacchierata.

La Quadriglia Teglanum ha vinto tra le nove l’agognato gonfalone. La migliore. Da maestro di quadriglia che cosa senti di dire al popolo palmese che per un mese vi ha seguiti in tutte le kermesse del Carnevale?

“Quest’anno ho avuto l’onore di guidare la mia quadriglia che è la Teglanum da sempre. Ho affrontato il magico e fantastico viaggio del carnevale di Palma Campania, con una forte responsabilità, di cui da subito ho dovuto prendermene  atto. Mi sono fatto forza della mia esperienza di lunghi anni come suonatore di  rullante   nella banda piccola della quadriglia.  Vi ho partecipato per la prima volta che avevo sette anni. 

Ho studiato musica, fin da piccolo,  pianoforte dal maestro Domenico Sorrentino, e  batteria dal maestro Claudio Romano, che non dimentico, per un senso di profonda gratitudine per ciò che mi hanno insegnato. Questa esperienza mi ha fortificato e sentivo di poter metterla in campo come maestro, ma c’era la coscienza a ricordarmi che non volevo e né dovevo deludere alcuno.

Alla mia  gente – continua Volino – va  un sincero grazie per avermi sostenuto fin dall’inizio dell’impresa carnascialesca, con applausi, sorrisi, strette di mani, facendomi sentire il loro calore e dandomi forza per mettere in campo tutte le mie energie e dare il meglio nelle performance. Mi entusiasmavo al pensiero di non deludere il popolo, il mio gruppo di appartenenza, la mia famiglia e tutta la comunità quadrigliante.”

Sei giovanissimo, ma senza dubbio cresciuto fin da piccolo come parte attiva nel Carnevale. Hai suonato  nella banda piccola, la musica è sempre stata  una tua passione . Com’è nata la scelta di essere il Maestro per questo Carnevale 2024?

“La passione per la musica e per il Carnevale Palmese  è sempre stata vigorosa. Di ciò devo ringraziare indubbiamente  mio  padre Francesco, che tutti chiamano Cecco. È un veterano e socio fondatore della quadriglia Teglanum, sorta nel 2007.  Sono stato dietro lui  fin da piccolo. Suonavo con vivacità e divertimento, come tanti piccoli che fanno parte delle quadriglie.  La scelta di essere Maestro 2024 è stata un po’ inaspettata. Non ero pienamente convinto di intraprendere questa esperienza, anche se già  dall’anno scorso, si pensava a me. Mi sono trovato davanti al fatto compiuto, avevo come modello  la figura  del maestro Antonio Rainone  della Teglanum 2023. Mi ci  sono  calato a capofitto, subito. Non mi restava che impegnarmi.”

Ti senti di poter affermare, quindi, che chi ti ha preceduto l’anno scorso ti ha lasciato un’importante eredità da mettere a frutto?

“ Antonio Rainone, maestro Teglanum 2023, giovane come me, è stato il mio maestro in ogni senso, anche  perché l’anno scorso  ho suonato per lui, con un entusiasmo notevole. Mi ha trasmesso ampissime emozioni vedendolo al comando della quadriglia. Era una continua scoperta. Lo ammiravo  stupefatto, ed ero  attento ai suoi movimenti, movenze, mimica.  Lo devo  alla condivisione di tutte le emozioni vissute in prima persona lo scorso anno con lui se ho ceduto al fatidico sì e mi sono detto che era arrivato il momento di impersonarmi nei panni di Maestro di quadriglia .  Ci tenevo a non deludere la sua bravura. Ho pensato solo a fare del mio meglio. Al resto ha pensato il popolo e la giuria”.

Nella Quadriglia Teglanum c’erano tantissimi ragazzi e ragazze, presumo molti tuoi amici. Quanto conta l’amicizia in una squadra carnascialesca?

“Credo che l’amicizia e il gioco di squadra siano sinonimi di quadriglia, se non ci sono  gli amici non può esserci una quadriglia. Da questo punto di vista posso dire che sono davvero molto fortunato, perché ho avuto persone al mio fianco che mi hanno aiutato tanto, anche nei momenti di tensione più visibile. Fino all’anno scorso non sapevano cosa significasse vivere la  quadriglia all’interno, e mi hanno detto di volerci  rimanere per i prossimi anni, perché hanno sperimentato un’esperienza magnificentissima. Quando un amico fa queste affermazioni è una grande conquista, perché sai di essere stato in parte il promotore di questa vittoria.”

 La musica sicuramente è importante, ma bisogna sottolineare che la Quadriglia non è solo il Canzoniere. Per avere il gonfalone deve stupire. Quale elemento della tua Quadriglia  credi che abbia stupito?

Per conquistare il gonfalone, bisogna soddisfare il primo posto in almeno due delle quattro categorie assegnate per la gara, quali: costumi,  messinscena, musica, maestro. Dico con fierezza che il nostro elemento cardine quest’anno è stato la musica, la scelta delle canzoni fatte da me, da  Aldo Della Gala,  mio papà Cecco, mio zio Biagio Rainone, Raffaele Addeo, Felice Peluso, Elio Albano e mio cugino Antonio Rainone, tutti componenti appartenenti alla banda piccola che naturalmente, grazie al Maestro nonché grandissimo amico, Dino De Angelis, che ha contribuito all’arrangiamento di tutto il Canzoniere. – Alfonso  si esprime ancora a riguardo –  La quadriglia Teglanum negli anni si è sempre contraddistinta per il suo particolare stile musicale, con arrangiamenti curati nei minimi dettagli dal maestro De Angelis che non risparmia  la ricerca della perfezione ritmica con la banda piccola palmese.

Tutto ciò mette in evidenza la simbiosi che si viene a creare tra la banda grande, la banda piccola e  il Maestro di quadriglia.  Ciò che ho constatato di persona.  Un tutt’uno che mi ha fatto sentire immenso con un groviglio di emozioni che non si possono descrivere.   Quest’anno-conclude- ho voluto lanciare l’ennesima sfida, attraverso la scelta di numerosi brani musicali importanti, tra i quali Music di John Miles, Proud Mary Della grande Tina Turner e per chiudere in bellezza, concerto grosso dei New Trolls.”

Quali sono gli strumenti che utilizza la banda piccola della Teglanum?

 “La banda piccola è formata da amici e familiari di Palma Campania e rappresenta la parte  delle percussioni  della quadriglia. Io ho sempre suonato il rullante, alternando timbales e campanacci. Aldo  Della Gala suona il timpano, Cecco Volino  i timbales e i campanacci, Biagio Rainone  i piatti, Raffaele Addeo  la grancassa, Felice Peluso è il primo suonatore di rullante ed Elio Albano secondo suonatore di rullante. Insieme formiamo ‘The little band Teglanum’ storica, perché i membri ne hanno fatto parte per molti anni.”

La giuria ha decretato la tua vittoria, come Maestro, te l’aspettavi?

“Il mio percorso di Maestro è stato pieno di insicurezze, mi aggrappavo ai consigli che mi pervenivano, all’esperienza musicale, al sostegno che ricevevo dalla famiglia, dagli amici,  e nello stesso tempo dalla forte adrenalina che  mi dava carica e  una massima concentrazione nell’esibizione. Spero di aver trasmesso in coloro che hanno assistito alle performance tutto l’amore e  la passione che ho  per la musica e per il carnevale. Non nascondo che ho sempre sognato questa vittoria, fin da piccolo. Credo che  iI sogno più grande per un quadrigliante che vive il Carnevale come me sia quello di aggiudicarsi  il tanto desiderato gonfalone. Vincere il Palio è il sogno di ogni quadrigliante, vincerlo in veste di Maestro è un’emozione  ancora più grande.  E quest’emozione,  così forte  ed indescrivibile,  – conclude – è toccata proprio a me. Il desiderio c’era, ma non me l’aspettavo, perché ho avuto in competizione Maestri che  sono ben ferrati  e già comandanti di quadriglia. Io ero alla mia prima esperienza, e ho tanto da apprendere e di turbamenti ce ne sono stati e come!”

Che cosa senti di dire alle altre Quadriglie? E alla Fondazione Carnevale ?

“Chapeau”. Non ho mai assistito ad una gara così affiatata e impegnativa. Ogni quadriglia ha dato il meglio di  sé, nessuna esclusa. Quest’anno ho visto dei miglioramenti impressionanti, e sono davvero contento, perché significa che come me ce ne sono molti altri che impegnano passione e dedizione per il nostro amato Carnevale, quindi complimenti di cuore a tutte le  quadriglie e sempre e comunque Viva il Carnevale di Palma Campania. Alla Fondazione Carnevale guidata dal presidente Nicola Montanino   e al consigliere   comunale delegato al Carnevale Nello Nunziata  non mi resta che dare un immenso grazie da parte di tutta la mia quadriglia per il lavoro immane che hanno condotto per la riuscita del Carnevale di Palma Campania”.

 

 

 

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