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Nola, presentato il calendario dell’Archeoclub

Nola, 3 Gennaio – Anche quest’anno l’Archeoclub di Nola “Luigi Vecchione” ha curato il calendario dedicato ai beni storico-artistici del territorio. La pubblicazione del 2020 è stata presentata nella splendida cornice della Chiesa del Gesù di Nola, che costituisce il tema stesso del calendario e conserva opere di grande pregio, tra cui il Crocifisso ligneo del Maestro di Ladislao di Durazzo, la Circoncisione di Gesù, opera del pittore Girolamo Imparato, la Madonna col Bambino e le Storie di san Francesco Saverio e Sant’Ignazio.

Sono ormai undici anni che l’Archeoclub “Luigi Vecchione” porta avanti l’iniziativa del calendario monografico, grazie al quale la storia e le opere della città ricevono visibilità attraverso le pagine di un oggetto di uso quotidiano che, in questo modo, diventa anche da collezione. Tra i soggetti delle precedenti edizioni ci sono la chiesa di San Biagio, la rassegna dei reperti archeologici nolani conservati nei grandi musei del mondo (tra cui quelli di Cuba, Londra, Parigi, Varsavia, Berlino), il tema La Parola si fa Carne, la storia trova senso, che ripropone attraverso le opere d’arte i momenti salienti della storia di Cristo, il percorso La pittura a Nola nel primo ‘400: una Madonna ritrovata e l’analogo Un anno di pittura: il Seicento e il Settecento a Nola. Non solo opere, ma anche ricorrenze alla base delle scelte dei soggetti del calendario, come nel caso  del Bimillenario dalla morte dell’imperatore Augusto, nel 2014.

L’Archeoclub di Nola, presieduto dalla prof.ssa Flora Nappi con la fattiva collaborazione della dott.ssa Antonia Solpietro, vicepresidente, e di tutti i soci, è sempre in prima linea per la valorizzazione dei beni archeologici e storico-artistici e s’impegna costantemente per la promozione di attività che possano contribuire alla crescita culturale della città. Tra le azioni principali del gruppo c’è il finanziamento di restauri e di pubblicazioni scientifiche, ma anche la promozione di opere conosciute, o scoperte da poco e studiate per la prima volta.

Citiamo per esempio il restauro della Maestà di Nola conservata nel Museo diocesano e attribuita all’anonimo maestro che da essa ha preso il nome di Maestro della Maestà di Nola e al quale recenti studi hanno attribuito un corpus di dipinti. Ricordiamo anche il recupero della tela del Transito di San Francesco Saverio della chiesa del Gesù, attribuita al pittore Paolo De Matteis, e quello del dipinto L’ultima Cena che si trova nel Salone Mozzillo, nel complesso monastico di Santa Chiara. Quest’anno sarà dato nuovo splendore al pregevole Crocifisso sagomato dipinto che si trova nella chiesa del Gesù, che è ascritto alla produzione del Maestro di Ladislao di Durazzo ed è stato recentemente esposto a Matera nell’ambito della mostra il Rinascimento visto da Sud.

Tra le pubblicazioni promosse dall’associazione, c’è quella sullo scultore Giovanni Merliano da Nola, curata dal prof. Riccardo Naldi dell’Università degli Studi Napoli L’Orientale, mentre, per la pittura, fiore all’occhiello dell’Archeoclub è il volume dedicato Maestà di Nola, studiata dal prof. Pierluigi Leone de Castris docente dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Sono ormai consolidate le collaborazioni dell’Archeoclub con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Nola e il mondo accademico, che diventano occasione per lezioni ed eventi aperti al pubblico.

L’Archeoclub è attivo anche con iniziative che richiedono il coinvolgimento di soci e di altre realtà locali, tra cui i musei e l’amministrazione. Partecipa, per esempio, alla manifestazione nazionale degli Archeoclub d’Italia denominata Chiese aperte, che si svolge la prima domenica di maggio e vede l’associazione aprire a rotazione ogni anno una chiesa di Nola. Il sodalizio è stato inoltre il primo a organizzare sul territorio l’iniziativa Studenti ciceroni, che ha affidato ai giovanissimi il ruolo di guide ai monumenti della città; nelle prime edizioni dell’evento furono coinvolti soltanto gli alunni delle superiori, recentemente anche ragazzi più piccoli. La nuova iniziativa in collaborazione con le scuole è Ciceroni Film Maker, che consiste nella partecipazione a un concorso mediante la realizzazione di brevi video dedicati ai monumenti della città; il progetto sta riscuotendo grande interesse.

Tra le priorità del 2020 c’è la valorizzazione del prezioso fondo librario della Biblioteca Vecchione, donato dal dott. Luigi Vecchione alla Biblioteca Comunale Leopoldo Caliendo e, a oggi, non ancora pienamente fruibile. Con grande gioia, infine, la presidente Flora Nappi ci informa che il prossimo 7 gennaio sulle pagine del settimanale Sette, pubblicato con il Corriere della Sera, ci sarà un articolo che racconta l’esperienza del crowdfunding che l’Archeoclub ha organizzato per lo scavo dell’anfiteatro romano di Nola. Buon 2020, dunque, Archeoclub!

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