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Nola, Giugno Nolano: “La primavera dei diritti” dei Giovani Democratici

Nola, 22 Giugno – Nell’ambito del Giugno Nolano si è tenuto un evento importante: “La primavera dei diritti” dei Giovani Democratici di Nola. La Manifestazione del Giugno Nolano propone importanti eventi culturali e momenti di riflessione su alcune tematiche; sono intervenute importanti personalità: Giuseppe Lauri, Responsabile diritti civili GD Campania, Vera Bonomo, Segretaria Regionale UIL Campania, Guido Pasceri, referente nazionale di Sitting Volley e infine Elena Salvatore, Alfiera della Repubblica. È intervento il sindaco d Nola per un breve intervento. Ha moderato l’incontro Antonio Russo, Giornalista.

Afferma Vera Bonomo nel corso del suo intervento: “La dove c’è una sofferenza, la mancanza di un diritto che sia l’autodeterminazione sessuale, il genere, che sia il poter condurre una vita normale; normale tra virgolette perché è un aggettivo molto abusato! Normale perché chi debba aver quel diritto deve schiacciarne un altro! Non è possibile accettarla dal punto di vista istituzionale, politico. Quello che possiamo far all’interno delle nostre categorie che si occupa di lavoro che all’interno della contrattazione vengano rispettate delle regole. Il principio cardine che il benessere nei luoghi di lavoro sia rispettato. Per quanto riguarda i contratti aziendali e le attività che facciamo all’interno delle single aziende; vanno incontro alla riduzione di discriminazioni su i luoghi di lavoro. Che ci sia una cultura di genere, di diritti e che si cerchi di evitare che nei luoghi di lavoro non vi sia benessere non vi sia rispetto dei diritti. Equilibrio dei singoli; che tutti possono usufruire di quell’equilibrio nei luoghi di lavoro e che questi diritti siano tutelati. Alcuni casi che sono alla nostra attenzione; un diritto di accesso nei luoghi di lavoro; le persone che sono discriminate; disabili, omosessuali e donne sono persone che hanno un problema anche di accesso. Io sul tema della parità di genere mi domando perché le donne sono una percentuale minore e rispetto agli uomini; purtroppo viviamo in una società e il Mezzogiorno in particolare, dove mancano le infrastrutture sociali capaci di sostenerne la cura; una mancanza di welfare statale.

La contrattazione ci aiuta quando dobbiamo applicare delle regole; bisognerebbe incidere sulla cultura sulla parità dei diritti e uguaglianza. Guido Pasceri, referente nazionale di Sitting Volley ha focalizzato il suo intervento su argomenti quali sport e disabilità. Sono sue parole, in sintesi: La Federazione pallavolo: abbiamo deciso di abbracciare l’attività Paraolimpica, l’attività di atleti disabili. Nel 2013 è stata formata, per la prima volta, la squadra di Sitting Volley maschile; nel 2015, il Consiglio Federale mi comunicava che mi aveva nominato allenatore della prima squadra femminile di Sitting Volley. Sono un vecchio allenatore e quando mi sono avvicinato al Sitting Volley è cambiata la vita. La prima convocazione: otto donne fantastiche che sono state convocate al centro Acquacetosa di Roma; la prima sensazione, per una frazione di secondo, è stata quella di scappare; hanno prevalso la mia napolitanetà con un sorriso e la necessità di motivarle; presto si sarebbero disputate le Paralimpiadi di Rio De Janeiro. Una nazionale appena fatta non poteva pensare di qualificarsi! Hanno iniziato a sorridere al grido di “Rio”; da quel momento è stato un sorridere alla vita.

La prima partita è stata vinta contro l’Egitto; giocavano delle donne con il velo; anche loro stavano giocando per reagire a una condizione sociale; provavano anche loro a riscattare la loro vita. Abbiamo cercato di organizzare un campionato italiano inclusivo: disabili normodotati che giocano insieme; è stata la cosa più bella. Nella nostra piccola e accogliente palestra della scuola Giordano Bruno, su di una parete c’è scritto” Nola città dell’inclusione”. Lo sport è un veicolo di assoluta inclusione; ora si guarda al 13 agosto, alle prossime Paralimpiadi di Tokyo di Sitting Volley. Per quel che riguarda Elena Salvatore, Alfiere della Repubblica, giovanissima; ha 11 anni: il suo discorso è stato focalizzato in termini di un concetto: “Per noi disabili solo promesse”; un tema, dove rientrano le barriere architettoniche e la libertà di movimento e altro.

È stata nominata Alfiere della Repubblica per l’impegno nella sensibilizzazione al rispetto dei diritti dei disabili.  Nonostante le promesse ricevute, i disabili devono ancora fare i conti con l’inciviltà dei cittadini e con marciapiedi distrutti. Il suo appello, diffuso sui social, era diventato virale ed era arrivato anche all’attenzione del Presidente della Repubblica.  

Antonio Romano

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