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Nola, al Seminario Vescovile “Settembre, arte e cultura”: “Incanta…Napoli, viaggio tra versi, musica e teatro” della Compagnia Teatrale Stabile Nolana Pipariello

Nola, 27 Settembre – Un insieme di eventi che hanno visto il Seminario Vescovile di Nola quale scenario; una platea all’aperto; il cortile interno. La serata è stata presentata da Autilia Napolitano.

Si è conclusa la manifestazione “Settembre, arte e cultura” che aveva preso il via domenica 19 settembre; “Una location, quella dove si sono tenuti gli eventi, di grande importanza e suggestione” precisa l’assessore ai beni culturali. Era il secondo appuntamento della Rassegna “Settembre arte e cultura” promossa dal Comune di Nola con l’Assessorato ai beni culturali guidato da Ferdinando Giampietro: in programma lo spettacolo musicale “Incanta…Napoli, viaggio tra versi, musica e teatro” messo in scena dalla Compagnia Teatrale Stabile Nolana Pipariello con la regia di Luigi Pedone. Uno spettacolo ispirato e centrato sulla cultura napoletana. Si è trattato di un insieme di parti estrapolati da altre opere teatrali e assemblati da una sapiente regia.

La struttura dello spettacolo si caratterizza attraverso monologhi, letture e poesie, sketch comici; l’obiettivo era far rivivere la tradizione partenopea in una chiave decisamente propositiva. La musica di un pianoforte posizionato in un angolo del palcoscenico fa da introduzione. In scena gli attori: Peppe Ciringiò, Cristina Simonetti, Maura Tronci, Giovanni Onorato, Luigi Pedone che ha curato anche la regia. In scena solo una parte della compagnia; completa il quadro la musica al pianoforte del Maestro Giuseppe Sannino. Gli attori sono, in alcune circostanze, presenti tra il pubblico; alcune situazioni partono dal pubblico che diviene parte coinvolta. In scena un personaggio che interpreta un celebre carabiniere e un altrettanto celebre Donna Sofia.

Una parte dello spettacolo è dedicata a un personaggio di vago accento spagnolo; un ruolo già interpretato, con successo, da Maura Tronci.  Scene che lo spettatore immagina; non c’è bisogno, in un certo qual modo, di sottotitoli. All’altro lato della scena è posizionata la ricostruzione di un balcone; è riconoscibile la sequenza celebre del caffè gustato sul balcone e l’immaginario dialogo con un dirimpettaio; “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo. Un assemblare scenico non per niente disunito ma di certo con un filo logico recitativo: un momento forte emotivamente parlando è la parte centrale della “Filumena Marturano eduardania”.

 Non poteva mancare la proposizione di una scena  tratta della celebre “ Pericolosamente” dello stesso Eduardo; un atto unico scritto nel 1938. La compagnia nolana è la prima volta che propone con un nuovo modo di rappresentazione, rispetto al suo repertorio classico, con ampio consenso di pubblico.

 Antonio Romano

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