Napoli, 5 Ottobre – Siamo in guerra, una guerra che l’Italia non vuole. È possibile che ci sia qualcuno che pensa che inviare armi all’Ucraina sia ancora una soluzione giusta? “L’ossessione di una vittoria militare sulla Russia non vale il rischio di un’escalation anche con ricorso all’utilizzo di armi nucleari e non convenzionali e di affrontare una severa depressione economica che può schiacciare le nostre economie” Giuseppe Conte, Movimento cinque stelle. “Continuare ad inviare armi pensando che si possa arrivare ad una vittoria militare sulla Russia rischia di portarci ad una escalation con utilizzo di armi nucleari. Se i cittadini si mobiliteranno saremo al loro fianco per chiedere negoziati di pace.” Mariolina Castellone, Movimento cinque stelle “Il ministro della Difesa uscente, Lorenzo Guerini, ha battezzato il quinto decreto interministeriale per la fornitura di armi all’Ucraina, mentre il capo del Governo in pectore, Giorgia Meloni, si è affrettata a contattare Zelensky per garantirgli pieno sostegno rispetto alla strategia militare in atto. In molti, me compreso, sono fortemente angosciati da questa escalation bellica.
È davvero questa la giusta strategia per bloccare il disegno scellerato di Putin, che ora non esclude neanche più il ricorso alle armi nucleari e non convenzionali? Siamo davvero convinti di riuscire a sostenere una depressione economica di portata indefinita e devastante? Ciò che crea maggiore sconcerto è la posizione dell’Europa, che, anziché rendersi protagonista del proprio destino, appare anestetizzata e appiattita sulla posizione statunitense, la quale sconta logiche opportunistiche evidentemente in conflitto con gli interessi europei. Il futuro dei popoli non si costruisce con la guerra. Il nemico va sconfitto con la diplomazia, l’unica arma davvero intelligente che abbiamo a nostra disposizione per non privare il mondo intero di un futuro.” Iunio Valerio Romano, Movimento cinque stelle. L’invio di armi è diventato un problema serio, inutile e dannoso. “…“Le sembra normale che una forza di sinistra in campagna elettorale non abbia mai parlato di pacifismo?” domanda al Fatto quotidiano Massimo D’Alema, l’uomo che fu messo al governo da Cossiga e dagli americani per fare la (giusta) guerra alla Serbia di Milosevic senza il via libera delle Nazioni Unite e bombardando i civili di Belgrado.” Andrea Cangini, Azione Errare è umano, perseverare è diabolico.
E D’Alema è uno che non vuole perseverare. “Il conflitto è fra la Russia e l’Occidente, l’Europa e Putin. Ora bisogna parlare con Mosca per evitare l’escalation nucleare. Non conviene a nessuno una guerra nucleare. La situazione è tragica”. Vittorio Sgarbi “L’informazione ormai è un colonnello, la censura trionfa: se Zelensky dice “vi ucciderò uno a uno”, tace. Se Bergoglio chiede a Europa e Usa di trattare, stende un velo…In Ucraina è incubo escalation nucleare per la sete di guerra dei due contendenti, Putin e Zelensky: se fosse vero questo rischio, non sarebbe il momento di fare qualunque cosa pur di avviare un percorso di pace?”
Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista “Ai responsabili politici delle Nazioni chiedo con insistenza di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in Ucraina, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere il dialogo. Deploro vivamente la grave situazione creatasi negli ultimi giorni, con ulteriori azioni contrarie ai principi del diritto internazionale. Così aumenta il rischio di un’escalation nucleare di conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale.” Papa Francesco. La Meloni farebbe bene a seguire il papa se vuole davvero il bene del Paese.