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Napoli, fuochi artificiali. Capodanno (Valori Collinari): “Diciamo basta a questa barbarie!”

Subito un’ordinanza sindacale di divieto con relativi controlli

Napoli, 21 Luglio – “In questi giorni di caldo africano, con finestre e balconi aperti per cercare di far passare un poco di vento e rinfrescare l’aria, capita di essere svegliati in piena notte a causa dei forti rumori causati dall’improvvisa esplosione di fuochi artificiali. E’ non si tratta di fatti episodici ma di eventi che si stanno ripetendo con frequenza quotidiana, e non solo al Vomero ma anche in diversi altri quartieri del capoluogo partenopeo, come testimonia il grave episodio avvenuto in via Tasso “. A segnalare questo ennesimo sconcio è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, più volte intervenuto anche in passato per arginare questa barbarie che nel capoluogo partenopeo si va sempre più diffondendo.

“Non sono ben chiari i motivi per i quali ogni notte si susseguono questi botti – puntualizza  – anche se sui social network al riguardo vengono riportate ipotesi di varia natura. Quello che invece è certo è che i napoletani non ne possono più, per la qual cosa chiedono provvedimenti, drastici e immediati, atti a stroncare questo fenomeno, in uno ai necessari e costanti controlli da parte delle autorità competenti, comminando le sanzioni del caso”.

“Al riguardo – sottolinea Capodanno – reputo che, per stroncare il grave fenomeno che ha raggiunto livelli non più tollerabili oltre che pericolosi, il sindaco di Napoli, Manfredi, deve emanare, in tempi rapidi, un’apposita ordinanza con il divieto il divieto assoluto di usare e far esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici, su tutto il territorio cittadino, sia di giorno che di notte. Il tutto nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge, con particolare riferimento all’art. 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e ai divieti imposti dai regolamenti che disciplinano le emissioni sonore”.

“Inoltre – aggiunge – salvo che il fatto non costituisca reato, per i trasgressori del divieto dell’emananda ordinanza, bisognerà prevedere l’applicazione della sanzione amministrativa prevista dall’art. 7 bis del D. Lgs. 267/2000, di importo compreso tra € 25,00 e € 500,00, il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato ai sensi dell’art. 13 della Legge 689/1981 e la successiva confisca ai sensi dell’art. 20 comma 5 della predetta legge”.

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