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Napoli, al via l’incontro “I Gigli di Barra nel panorama festivo della Piedigrotta: logiche patrimoniali e prospettive culturali”

Napoli, 19 Gennaio – I Gigli di Barra, ospiti alla Prima Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania -che si è svolta a Capaccio (SA), presso l’ex Tabacchificio di Cafasso dal 1 al 3 dicembre 2023- sono Patrimonio Immateriale Culturale della Regione Campania, e al centro di un interessante incontro al Maschio Angioino.

Sabato 20 Gennaio 2024, presso la “Sala dei Baroni” alle ore 10.30, avrà luogo un incontro su “I Gigli di Barra nel panorama festivo della Piedigrotta: logiche patrimoniali e prospettive culturali”, durante il quale saranno presentati i risultati di una ricerca accademico/culturale realizzata di recente sulla festa barrese.

L’evento, promosso da Obiettivo Folclore, con  il Patrocinio Morale del Comune di Napoli e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, nasce dall’esigenza di aprire un tavolo di confronto, e di dibattito, sul tema dei patrimoni culturali immateriali e della secolare festa barrese , in particolare, anche nel rapporto con la millenaria Festa dei Gigli di Nola, Patrimonio UNESCO nella “Rete delle Grandi Macchine a spalla italiane”, e le Feste gemelle di prossimità. L’iniziativa, organizzata dalla Redazione del periodico, ha lo scopo di presentare i risultati della ricerca che saranno esposti da Elisabetta Nappo e di evidenziare le complesse dinamiche culturali e storico-antropologiche che sottendono ai patrimoni culturali immateriali, una tipologia patrimoniale riscoperta e di grande importanza, nella storia identitaria delle comunità e per lo sviluppo sostenibile dei territori.

Alla manifestazione, porteranno il loro prezioso contributo la Prof.ssa Patrizia Nardi, storica dell’Età contemporanea, ed esperta di candidature Unesco per la Convenzione 2003, oltre che Focal point della “Rete delle Grandi Macchine a Spalla”. Al tavolo dibattimentale, parteciperanno: l’On Massimiliano Manfredi, Consigliere Regionale; l’Ing. Ada Minieri, Consigliere e Segretario dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Domenico Esposito Alaia, Consigliere di Città Metropolitana. Arch. Maurizio Barbato, ricercatore e Consigliere Comunale di Nola; Helga Sanità, Docente di “Antropologia del Patrimonio” UNISOB; Katia Ballacchino, Docente di “Antropologia Culturale” UNISA. Francesco De Falco, Presidente della Fondazione “Festa dei Gigli di Nola”; Luca De Risi, Presidente dell’Associazione “Gramas” (Grandi Macchine a Spalla). Antonio D’Ascoli, Responsabile di Comunità, Città di Nola, per le “Grandi Macchine a Spalla”. Raffaele De Rosa, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Monica Cito, Assessore alla Cultura del Comune di Brusciano. Paola Graziano, docente di Lettere dell’Istituto Alberghiero “I. Cavalcanti”; Corrada Onorifico, fotoreporter e giornalista di viaggi; Giuseppe Perna, Direttore “Biblioteca a porte aperte Annalisa Durante”; Michele Carbone, Presidente del Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano. Elisabetta Nappo, Direttore Responsabile di “Obiettivo Folclore”, storica e autrice di tre volumi sulla tradizione culturale dei Gigli barresi, aveva approfondito il tema “Gigli e Piedigrotta”, binomio inscindibile, che nel corso delle edizioni dell’antichissima festa napoletana ha utilizzato rilevanti espressioni di patrimonio culturale immateriale implicito, nella storia della comunità barrese, che hanno caratterizzato il rapporto di un quartiere periferico con il centro della città partenopea.

«Il lavoro culturale che intende perseguire Obiettivo Folclore, all’indomani dell’iscrizione de I Gigli di Barra nell’IPIC, riguarda prima di tutto le linee guida tracciate dal Disciplinare dell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano e dalle Politiche Culturali e del Turismo della Regione Campania» – dichiara Elisabetta Nappo-  «e successivamente l’impegno a proiettare, negli anni a venire, il patrimonio culturale della comunità del territorio barrese verso orizzonti più ampi. Nel riconoscimento de I Gigli di Barra nell’inventario IPIC, vogliamo vedere un’apertura di Napoli Est al resto della città metropolitana, nell’intento di individuare il patrimonio immateriale dei Gigli Barresi quale elemento importante della nuova narrazione della città di Napoli. Il mese di settembre, attraverso la promozione di eventi, convegni e incontri a carattere culturale, potrebbe essere il luogo temporale in cui dare il via a questa buona sinergia tra centro e periferia».

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