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Muore Meat Loaf, il cantante di “I’d Do Anything For Love”

Napoli, 21 Gennaio – La notizia data a mezzo Facebook da uno dei membri del suo entourage che così comunica ai fans la sua morte: «Il nostro cuore è spezzato ad annunciare  che l’incomparabile Meat Loafe è morto stasera con sua moglie Deborah al suo fianco. Le figlie Pearl e Amanda e gli amici intimi sono stati con lui nelle ultime 24 ore.»

Marvin Lee Aday, questo il nome vero dell’artista texano di nascita – Dallas 1947 – californiano di adozione, ha trascorso sei decenni di carriera da musicista a capo della rockband che porta il suo nome e che è ancor oggi ricordata come un caposaldo del rock  grazie ad uno degli album più venduti della storia «Bat Out Of Hell» – è uno dei 10 album più venduti di tutti i tempi, con vendite mondiali di oltre 40 milioni di copie – ed  all’attivo un Grammy come miglior singolo e migliore performance vocale per  “I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That)”. Anche la vita sul set è stata per Meat Loaf un successo grazie a partecipazioni a films e serie di successo come «The Rocky Horror Picture Show» in cui interpretò il ruolo di Eddie (ruolo che gli fu affidato appena dopo il suo esordio come cantante nel 1971) e «Fight Club» ma anche  «Dr House», «Detective Monk» e «Glee». Celebre anche una sua apparizione in versione animata in «South Park».

Stravagante nel profondo come pochi, la vita del “Polpettone” – questa la traduzione in italiano del suo nome d’arte – è stata anche nella realtà una grande commedia; il caso ha voluto che alcuni accadimenti che narrava a mò di aneddoti, sconfinassero nell’incredibile e nel leggendario. Raccontava Meat Loaf di aver dato un passaggio un giorno ad un tale che poi si rivelò essere Charles Manson; ed ancora, sua l’auto che fu sequestrata da un ufficiale dell’FBI che doveva recarsi in fretta e furia al Parkland Memorial Hospital dove venne trasportato J.F.K. il giorno della sua uccisione. 

La causa della morte non è stata resa nota ma erano conosciuti i problemi di salute del cantante ed attore, alcuni dei quali legati alla sindrome di Wolff-Parkinson-White che gli aveva causato problemi cardiaci e poi problemi alla schiena e ben 4 interventi che a poco sono serviti a leggere le parole dello stesso Meat.

La figlia Pearl in una dichiarazione alla stampa americana: «Sappiamo quel che rappresentava per tanta gente ed apprezziamo l’amore e il sostegno che riceviamo in questo momento di lutto per la scomparsa di un grande artista e uomo. Dal suo cuore alle nostre anime… don’t ever stop rocking!».

Una delle sue frasi più celebri, pronunciate con la teatralità e la drammaticità che sapeva infondere nella sua voce sul palco e sul set: “Non sono mai al posto giusto al momento giusto. Mi piace essere un emarginato e credo sia proprio questo il mio ruolo nella vita.”

R.I.P. Meat

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