Cronaca

Morte piccolo Samuele, le agghiaccianti parole del 38enne:”Sono uscito fuori dal balcone e l’ho lasciato cadere. Poi sono andato a mangiare una pizza”

Napoli, 20 Settembre – Il gip di Napoli, Valentina Gallo, ha convalidato il fermo emesso sabato scorso dalla Procura di Napoli nei confronti di Mariano Cannio, 38 anni, indagato per l’omicidio del piccolo Samuele, il bimbo di 4 anni precipitato nel vuoto venerdì scorso in via Foria a Napoli. Cannio, difeso dall’avvocato Mariassunta Zotti, è stato ascoltato questa mattina dal  gip nel corso di un’udienza durata circa un’ora e mezza, alla presenza dei pm Aprea e Marra. Nel corso dell’udienza di convalida, l’uomo ha reso parziali ammissioni riguardo all’accaduto. Già nell’interrogatorio reso venerdì al momento del fermo. “Ad un tratto l’ho preso in braccio e sono uscito fuori al balcone …. giunto all’esterno con il bambino tra le braccia mi sono sporto e ho lasciato cadere il piccolo. Ho immediatamente udito delle urla provenire dal basso e mi sono spaventato consapevole di essere la causa di quello che stava accadendo…”.

Sono parole da brividi quelle pronunciate da Mariano Cannio, il 38enne accusato dell’omicidio del piccolo Samuele, precipitato nel vuoto venerdì scorso a Napoli, mentre rendeva sommarie informazioni: “Sono fuggito a casa e – ha poi aggiunto – sono andato a mangiare una pizza nella Sanità”.

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