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Mattina9, Ilari Chicchi:”Scuse di Salvini? Non me ne farei niente. Onorata se Arma parte civile”

Napoli, 9 Aprile – “Se mi aspetto le scuse di Salvini? Delle scuse di Salvini non me ne faccio proprio niente, non mi interessano, non ci penso nemmeno. Non me le faccia le scuse, non le voglio, non è un problema per me. Dice sempre le stesse cose, quando la nostra famiglia ha sempre sostenuto che si tratta di mele marce e nessuno vuole attaccare le istituzioni. Salvini cambiasse disco e approfondisse le cose prima di parlare”. Lo ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, ai microfoni di Mariù Adamo e Claudio Dominech per Mattina 9, il morning show in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold.

“In questi giorni abbiamo ricevuto un grande segnale dall’Arma dei Carabinieri: mi ha commosso il gesto del Comandante Generale Nistri, ci speravo. Sarei felice e onorata di avere l’Arma al nostro fianco così come il governo. I carabinieri sono altri, non sono quelli che si sono macchiati di quei reati lì e non sono quelli che hanno depistato: sono persone che svolgono un lavoro difficilissimo con dignità”.

Ilaria Cucchi ha poi ripercorso le difficili fasi di questi anni e la giornata di ieri: “Chiedere allo Stato di giudicare se stesso è una delle cose più difficili che si possano fare, oggi lo so: significa riconoscere delle responsabilità e che all’interno delle istituzioni qualcosa non ha funzionato. Ieri è stato un momento devastante per me e per i miei genitori: ascoltare la descrizione di quel brutale pestaggio e di come è stato ucciso mio fratello. In questi anni – ha continuato – ci sono stati momenti in cui pensavo che non potessimo farcela. Mentre ascoltavo la descrizione dettagliata di quel pestaggio mi sono venute in mente tutte le volte in cui ho sentito consulenti della procura e periti affermare che Stefano era caduto e che era stata una caduta accidentale. Mi sono ricordata di quando lessi tutte quelle pagine di paroloni del professore Paolo Arbarello, di quando vidi con i miei occhi i periti della corte simulare quella caduta con cui mio fratello si sarebbe procurato tutte quelle lesioni”.

“Potete capire di cosa stiamo parlando: anni di vita, di energie, di soldi spesi, di salute rimessa, per arrivare oggi a sentire finalmente quella verità che era chiara ed evidente a tutti quando abbiamo visto Stefano per l’ultima volta, morto sul tavolo dell’obitorio in condizioni terribili. Ma io mi chiedo – ha concluso Ilaria Cucchi – in nome di cosa si mette in piedi tutto questo, qualcosa ai danni non solo della famiglia Cucchi e dei cittadini, ma ai danni dello Stato e della sua credibilità”.

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