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Lettera aperta al Presidente Mattarella dalle Associazioni Ambientaliste dell’area Nolana

Acerra, 27 Aprile – Sig. Presidente, Siamo onorati ed apprezziamo la scelta che ha fatto di celebrare  il 77°anniversario della Liberazione nelle nostre Terre, omaggiando il tributo   di  giovani del Sud contro l’occupazione nazista.

Vi siamo grati ancor di più oggi che assistiamo,  con orrore a  cose che  pensavamo appartenessero al passato. La guerra in Europa che si aggiunge a quelle del vicino Mediterraneo e Medio Oriente  ha sconvolto le nostre coscienze. La Pace e’stata violata non rispettando i Trattati Internazionali che sanciscono la sovranità e l’indipendenza di ogni Stato.  Eppure, come più  volte ha detto anche Lei  la difesa della  Pace e’ tutt’uno con la Difesa dell’Ambiente.

La Pace non e’ solo il contrario della Guerra ma Pace e’ l’Armonia dell’Uomo con se stesso, con gli altri esseri viventi, con la natura. Molti dei conflitti, come ci ha ricordato il premio Nobel per la Pace , l’ambientalista  Wangari Maathai, sono generati proprio dalla scarsezza e dall’accaparramento delle risorse naturali. La qualita’ della vita  dei cittadini e’ strettamente legata all’ambiente.

Finalmente da quest’anno la tutela dell’ambiente e’ diventata parte fondamentale della nostra Costituzione e  tutte le attivita’ economiche, pubbliche e private dovranno essere  indirizzate a fini sociali e ambientali.

Non dobbiamo essere animati solo di speranza, ma anche essere mossi dall’impegno in prima persona affinche’ si arginino e si fermino gli inquinamenti  dell’ambiente  che ci accoglie  e che nel lungo tempo stanno producendo malattie incurabili, tumori, leucemie, da troppi anni, nella famigerata  “Terra dei Fuochi “ e nell’area nolana, come si evince dallo studio Sentieri, avviato nel 2007, che ben mette in evidenza la correlazione tra inquinamento del nostro territorio e aumento dei tumori nei bambini e come si evince anche dal recente studio Ecofood fertility, che individua un nesso tra i preoccupanti tassi di inquinamento dell’aria della nostra area e l’infertilità dei giovani residenti nel nostro territorio.

Ci sono voluti 40 anni di lotta da parte delle madri dei bambini ammalati e delle associazioni per avere la conferma giuridica e scientifica della correlazione tra le gravissime patologie e l’inquinamento della nostra area. L’Area di Pomigliano/Acerra e quella nolana e’ conosciuta non solo per essere l’area industriale  del mezzogiorno  dei  grandi players internazionali, ma e’ anche l’area   con i maggiori  sforamenti di polveri sottili della Campania. Solo qualche giorno fa lo stesso giornale Il Mattino confermava attraverso la ricerca del World Air Quality la maglia nera dell’inquinamento atmosferico di quest’area. Gli sforamenti giornalieri del Pm10 e ancor peggio delle polveri sottili secondarie del Pm2,5  superano di oltre 50 volte la media prevista   dall’OMS.

Le cause di questa mal d’aria che ammala chi e’ sano e fa morire chi ha gia’ patologie dipende da piu fattori e vanno ricercate le cause con seria responsabilità.

La Resilienza delle comunita’ locali e’ messa a dura prova da una gestione frammentata e confusa .L’Urbanistica delle nostre citta’,è penalizzata dal fatto che  non esistono  aree dedicate ad aziende di media e piccola dimensione  con la problematica gravissima di avere  attivita’inquinanti a ridosso dei centri abitati e non in area ASI. L’impegno degli enti locali ha visto la definizione di un nuovo PUC che prevederebbe  il processo di delocalizzazione di queste aziende in zone dedicate già esistenti, ma la preoccupazione dei cittadini è che questo processo richieda troppo tempo e che di fatto risulti inattuabile.

Intanto, molte aziende hanno richiesto autorizzazioni per costruire nuovi impianti di gestione di rifiuti, anche pericolosi, sul nostro territorio già martoriato e che ricordiamo ospita già il più grande inceneritore d’Italia. Sicuramente il problema dell’aria riguarda anche altri fattori come  il traffico viario, non ottimale nelle nostre zone, prive di progetti  di mobilita’ sostenibili, o come l’esistenza di camini obsoleti, ma siamo altrettanto sicuri del fatto che  quest’area già devastata non deve pagare un ulteriore prezzo sulla salute costruendo altri megaimpianti o progetti gia’ previsti senza il giusto coinvolgimento della collettività.

Caro  Presidente Le scriviamo per  chiedere un suo aiuto, la sua attenzione, un suo impegno per quest’area

Noi crediamo che questa  possa diventare un’area ECA (Emission Control Area) attraverso  un’azione concertata e partecipata di tutte le Istituzioni locali, a partire dal Tavolo dei Sindaci , la Citta’ Metropolitana,  la Regione, gli Enti strumentali, le Università, le associazioni civiche, le imprese e i sindacati.

Noi,  come associazioni ambientaliste, cerchiamo di accrescere la sensibilita’ dei cittadini mettendo in campo varie iniziative a difesa dell’ambiente ma da soli non bastiamo. Abbiamo deciso nonostante le diverse sensibilita’, di unirci, costituendo  un coordinamento territoriale aperto a tutte le associazioni , proprio  per svolgere meglio la funzione di cittadinanza attiva provando a collaborare con le Istituzioni.

Abbiamo bisogno della responsabilita’ e della presenza delle Istituzioni. Abbiamo bisogno dello Stato.

Caro Presidente Mattarella, riponiamo la nostra fiducia in Lei, uomo di lungimiranza , perseveranza e giustizia , affinche’ in questa terra non si accendano piu’ “fuochi”  ma fari di legalita’, efficienza e responsabilita’. Grazie!

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