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Lazio, Comitato Civico Cori:”Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!”

Cori, 16 Dicembre – La Regione Lazio in data 14 novembre 2019 ha adottato il decreto U00469 che reca l’ “Adozione in via definitiva del piano di rientro “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019- 2021″ ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 88 della L. 191/2009, secondo periodo”, prevede al punto 7.1.3 quanto segue:

“[…] la trasformazione dei PPI in Punti di erogazione di assistenza primaria; in proposito le Aziende Sanitarie interessate (Asl Roma 4, Asl Roma 5, Viterbo, Rieti e Latina) hanno già adottato gli atti di propria competenza che prevedono il servizio, diversamente qualificato, ma in continuità con le funzioni precedentemente svolte, a far data dal 1° gennaio 2020″.

A tal proposito il Presidente del Comitato Civico in difesa del PPI di Cori, dichiara di aver ottenuto un parziale risultato rispetto a questo atto di revisione di quanto previsto nel precedente DCA U00303/2019.
Evidentemente il ricorso al TAR imbastito dai Comitati e da alcuni cittadini ha indotto il Commissario ad acta della Regione Lazio a riformulare il DCA U00303/2019, in funzione di una garanzia di continuità con le funzioni precedentemente svolte dai PPI.

Ma lo stesso atto viene riscritto in maniera contraddittoria, nel momento in cui esordisce che la Regione ha programmato la trasformazione dei PPI in Punti di erogazione di assistenza Primaria. Ora se si vogliono garantire tutte le funzioni precedentemente svolte dai PPI, è necessario che siano coordinati e dipendenti dall’organizzazione dell’emergenza/urgenza, e quindi del Dipartimento di Emergenza, così come previsto dal
DM 70 del 2015.

A meno che, questo atto non voglia essere un atto difensivo rispetto al ricorso intentato al TAR. Vero è che la vicenda della rimodulazione dei Punti di Primo Intervento rischia di diventare materia contraddittoria tra atti delle ASL e della Regione, che nei fatti non risultano coordinati, vedi l’inciso, “che prevedono il servizio diversamente qualificato”.

Le sentenze del TAR Lazio sui ricorsi proposti dal Comitato Civico Cori con il supporto di singoli cittadini della provincia di Latina e dei Comuni di Cori e Cisterna di Latina dichiarano i ricorsi improcedibili “per sopravvenuto difetto di interesse”, confermando la natura meramente strategica del nuovo atto.

Permane, quindi una scarsa chiarezza sui servizi di emergenza/urgenza che devono essere garantiti alla cittadinanza a far data dal 1° gennaio 2020.
Per questo motivo ci vediamo costretti ad un nuovo ricorso contro il DCA U00469 del 14 novembre 2019.

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