Attualita'

La tutela delle donne contro la violenza: gestione sempre lineare della problematica socio-giuridica?

La valorizzazione sul campo legale e sociale dell’avvocato di sesso maschile

Napoli, 28 Novembre – La piaga della violenza sulle donne (viventi in Italia come in ogni continente) non può ridursi ad una serie di manifestazioni, anche eclatanti, aventi luogo in data 25 Novembre di ogni anno, altrimenti rischia -pericolosamente – di diventare un fenomeno folkloristico, perdendo tutta la carica di antisocialità e di drammaticità esistenziale che la connota.

Questi concetti sopra espressi possono sembrare, a prima vista, ovvii nell’essere attuati, ma non è affatto così, in quanto, ho notato, come uomo e professionista forense e studioso/scrittore giuridico molto appassionato, tralaltro, anche tantissimo delle tematiche inerenti i Reati contro la persona (tutti e con particolare riferimento ai reati sessuali ed ai reati normativizzati nel  cd. ʺCodice Rossoʺ(Legge 19 luglio 2019, n. 69 (recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”) (G.U. del 25 luglio 2019 ), un tacito o palesemente ostentato ʺmuro di gommaʺ da parte delle Associazioni Antiviolenza della Regione Campania (molte perlomeno anche se non tutte), vicine e non agli Enti Locali, a volere affidare la difesa delle donne potenziali vittime di violenza ad un Avvocato di sesso maschile (cioè me), nonostante i requisiti professionali forensi richiesti ex lege siano tutti presenti e comprovati.

La ratio irrazionale che sottintende a tale modo di procedere risiede, indubbiamente, in una presunta quanto indimostrabile, sia sul piano socio-scientifico che giudiziario-forense, solidarietà maschile, almeno ideologica, con il presunto carnefice.

Ciò risulta un obbrobrio concettuale-giuridico  privo di fondamento, in quanto va notato che, a nessun titolo, si può, neanche lontanamente, identificare l’uomo- Avvocato (difensore della libertà fondamentali legislativamente previste) con chi agisce, come ʺuomoʺ, a danno di tante donne potenziali vittima, motivato dalla libera scelta di vivere al di fuori delle leggi.

Optando, infatti, per una scelta difensiva, sul piano legale, legata al sesso biologico del difensore, si finisce, per analogia di fatto, per negare, sul puro piano del dato del sesso anagrafico (quello maschile, in questo caso), la genuinità dell’operato di tanti liberi professionisti solo perché nati uomini (ad esempio: il medico uomo (ad es: il ginecologo), finisce per non potere visitare le donne o le minorenni).

Non è un’assurdità inconcepibile ed un disincentivo per le donne vittime (acclarate o potenziali) rispetto all’adire le vie legali?

A tale punto la problematica assume un sapore squisitamente politico e non di tutela giuridica, tantopiù che urge sottolineare che la violenza (fisica e verbale) può, purtroppo, riguardare anche i bambini e le bambine, gli ammalati,  gli anziani, i figli e le figlie minorenni vittime di alienazione parentale, i padri e le madri separate e non solo le donne in senso stretto.

Che obiezioni si possono muovere in contrario? Francamente non ne esiste nessuna e tantomeno risulta saggio fare menzione della cd. ʺConvenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domesticaʺ (ʺConvenzione di Istanbulʺ), quale   convenzione del Consiglio d’Europa contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011 ed aperta alla firma l’11 maggio 2011  Istanbul (Turchia).

Nessuna legge o Convenzione Internazionale si può concretare, specialmente sul piano della difesa legale delle vittime di reati contro la persona, in una violazione palese e spietata dell’articolo 3 della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, discriminando il difensore legale solo perché nato ʺuomoʺ, pure se preparatissimo sotto il profilo tecnico-giuridico generale e specialmente di settore.

Il rimedio potenziale? E’ semplice: Lo Stato Italiano può provvedere affinche tutti gli Avvocati (uomini e donne), esercenti la Professione Forense sul territorio della Repubblica Italiana, purchè muniti del Gratuito Patrocinio Civile e Penale  a Spese dello Stato, siano assunti di ufficio in appositi Sportelli Antiviolenza (per tutti, non solo per le donne) varati appositamente dal Ministero della Giustizia e siti presso i locali Consigli dell’Ordine degli Avvocati (necessariamente da sottoporre alle dipendenze del suindicato Dicastero previo varo di apposita legge in sede parlamentare) o presso gli Enti Locali (specialmente Regioni e Comuni e non ultimo le Provincie).

Risultato? Garanzia della difesa legale (in piena attuazione dell’articolo 24, secondo comma, Cost.), con il Gratuito Patrocinio Civile e Penale a Spese dello Stato per tutte le vittime di violenza (purchè in possesso queste ultime dei requisiti legislativamente sanciti per potere beneficiare di tale forma di patrocinio ) e maggiore tutela e dignità della Professione Forense ampiamente intesa. Il Parlamento Italiano provveda quanto prima! Va auspicato vivamente.

Avv. Giulio La Barbiera (Iscritto nell’Albo ordinario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli ed Abogado iscritto presso Illustre Colegio de Abogados De Santa Cruz de La Palma – Spagna)

Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie.
 
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.