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Imprese, Assemblea Conflavoro: “Firmato primo contratto collettivo senza cassa edile. Farà risparmiare 1,1 miliardi annui”

Oggi XIV Assemblea Nazionale di Conflavoro con intervento del vicepremier Matteo Salvini

Roma, 26 Settembre – “È il momento di avere il coraggio di intraprendere nuove strade per il bene del Paese, costruiamo insieme un’Italia fatta dalle imprese per le imprese”. Così Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro, durante l’assemblea dell’associazione al Teatro Eliseo di Roma. Per il Governo sono intervenuti il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, con i ministri Antonio TajaniMarina Calderone e Adolfo Urso che hanno inviato messaggi di vicinanza. Sul palco anche un confronto tra i parlamentari Walter Rizzetto, Mariastella Gelmini, Guido Castelli, Alessandro Cattaneo, Laura Ravetto e Michele Gubitosa.
Davanti a oltre 700 partecipanti tra imprenditori, professionisti e istituzioni, Capobianco ha illustrato le proposte per lo sviluppo delle imprese italiane, toccando temi come meritocrazia, giovani, occupazione femminile e sicurezza sul lavoro. Dal palco dell’Eliseo anche l’annuncio della firma, con Confsal, del primo contratto collettivo nazionale per l’edilizia senza la Cassa Edile. “Una novità assoluta – ha spiegato Capobianco – che farà risparmiare alle imprese edili 1,1 miliardi di euro l’anno da reinvestire in formazione e sicurezza, prevedendo maggiori retribuzioni per i lavoratori i quali, peraltro, potranno beneficiare direttamente di ferie e tredicesima con le stesse modalità degli altri settori”.
Per valorizzare la sicurezza sul lavoro, davanti al direttore dell’INL, Paolo Pennesi, Capobianco ha poi lanciato la proposta di un piano nazionale di prevenzione coinvolgendo gli organismi paritetici e richiedendo il supporto statale per gli investimenti delle aziende.
Su giovani e donne, Conflavoro chiede un cambio di passo. “Dobbiamo valorizzare il merito, prevedere sgravi più importanti per chi assume under 35 e aumentare loro le retribuzioni eliminando la tassazione sul costo del lavoro. Solo così – ha detto Capobianco – potranno pensare di creare una famiglia e comprare casa senza indebitarsi con mutui infiniti. Serve facilitare anche la vita delle lavoratrici e delle imprenditrici con welfare e sgravi ad hoc per conciliare lavoro e famiglia”.
Spazio anche per le sfide future sulle transizioni energetica e digitale. Per Capobianco “è necessario mantenere al 50% il credito d’imposta per gli impianti fotovoltaici domestici ed estenderlo anche alle imprese, investendo così nella loro indipendenza energetica”.
In vista della Legge di Bilancio, proprio dopo il confronto cui ha partecipato ieri Conflavoro a Palazzo Chigi con il ministro Giorgetti e il sottosegretario Mantovano, Capobianco ha auspicato centralità per lo sviluppo delle imprese. Tra le richieste dell’associazione, la detassazione degli aumenti retributivi, un’aliquota ridotta sugli utili d’impresa, la stabilizzazione del welfare aziendale detassato, il sostegno all’imprenditoria femminile e giovanile, l’abolizione dell’IRAP per le società di capitali e, appunto, tasse zero per i neoassunti under 35.
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