IL PUNTO – Scuola: due episodi che indicano degrado umano

Napoli, 23 Giugno – Viviamo tempi in cui si inneggia alla soppressione della cultura, eccependo che basti una pacca sulla spalla per andare avanti. Non c’è bisogno di ulteriori precisazioni o preamboli: condannare certi comportamenti è d’obbligo. “Uno studente sedicenne accoltella una sua insegnante quasi uccidendola. La scuola decide la sua espulsione e la sua bocciatura. I genitori, invece di sotterrarsi dalla vergogna, fanno ricorso al TAR a favore del loro figliuolo. In questa notizia è riassunta l’Italia del 2023. Aggiungo che a questo punto l’esito del contenzioso legale è irrilevante. I genitori, che dovrebbero educare il figlio, gli hanno detto che non è lui a essere un violento che merita espulsione e bocciatura, ma il mondo ingiusto a giudicarlo così severamente. Adieu.” Dott. Roberto Burioni.

E poi c’è l’altro episodio, parimenti vergognoso, del nove in condotta ai due ragazzi che hanno sparato pallini, da una pistola ad aria compressa, alla loro professoressa. “Comunque, agli alunni pistoleri hanno messo 9 in condotta perché non hanno centrato bene l’insegnante, altrimenti avrebbero riconosciuto loro 10. Ps: naturalmente, non si scherza.” Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore.

Quale può essere il filo conduttore di certi comportamenti, la vigliaccheria? Adulti che, come dice il Prof. Burioni, non si nascondono alla vergogna per fare la loro sprezzante considerazione, calcando il palcoscenico da primedonne fallite, sorridendo o magari sghignazzando. Ma davvero dovremmo stare zitti davanti a questo degrado umano? Le parole del Ministro dell’istruzione e merito, Giuseppe Valditara: “Rispetto l’autonomia di ogni scuola, tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso, anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare. La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione”.

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