Napoli, 28 Agosto – Mi sto godendo questi ultimi giorni di relax in Calabria, malgrado l’avversità delle condizioni meteorologiche mi tenga segregato in casa: non è possibile, infatti, andare in spiaggia, né tantomeno passeggiare nei dintorni, poiché il vento è piuttosto forte e le nuvole si trovano – a detta degli esperti – in posizione presaga di nubifragio.
Tuttavia, la tempesta di cui intendo parlarVi quest’oggi, carissimi Lettori, è un’altra: una volta levatomi dal riposo pomeridiano – quest’oggi durato un tantino in più del previsto -, ho appreso dal sito web del quotidiano “Cronaca Flegrea” (la cui Redazione mi preme qui ed ora ringraziare) che, per motivi ancora da accertare, un tale, postosi alla guida di un autobus privato di proprietà della ditta d’autotrasporti “Caccavale”, ha accelerato in direzione della Civica Sede e, una volta sfondato il cancello d’ingresso a quest’ultima, ha sparso del liquido infiammabile sul veicolo per poi dar fuoco a quest’ultimo.
Gli agenti in forza presso il Commissariato di Pozzuoli – ai quali desidero rivolgere i miei complimenti – sono giunti sul posto con tempestività e, dopo aver preso attenta visione delle registrazioni effettuate mediante le telecamere a circuito chiuso installate all’esterno del Comune, hanno individuato e provveduto ad acciuffare il responsabile, che dovrà rispondere di danneggiamento e tentato incendio (la tragedia è stata sventata dai Vigili del Fuoco, che, con il loro encomiabile impegno, hanno estinto celermente le fiamme divampate).
Il movente di tale azione, tanto folle quanto criminale, è ancora oscuro; cionondimeno, facendo fede a quanto riportato dai quotidiani, la stessa altro non sarebbe che una ritorsione per una gara d’appalto perduta, avente ad oggetto il trasporto degli scolari. Circostanza che, però, sarebbe stata smentita dal titolare della ditta, il quale avrebbe dichiarato di non avere rapporti con il Comune da diversi anni.
Comprensibilmente cinica, la reazione del Primo Cittadino Puteolano, ingegner Luigi (“Gigi”) Manzoni, il quale ha ritenuto il gesto in questione “un atto gravissimo contro il comune di Pozzuoli e le istituzioni dello Stato che perseguiremo in tutte le sedi”.
Sono sicuro che la Magistratura Requirente conduca col dovuto scrupolo le indagini relative al caso, ma, nutrendo un amore incondizionato per la città in cui sono cresciuto e vivo, reputo doveroso esortare chi ha visto o sentito qualcosa a farsi avanti: Pozzuoli è la Patria di noi tutti, pertanto la sua difesa è un obbligo morale.
Togliamo, insieme, le mele marce dalla canestra!
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