Napoli, 13 Maggio – La mattina del 13 maggio, il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è arrivato con un volo a Roma per una visita in Italia. Proprio lo stesso Zelenskyy aveva annunciato sui suoi profili social che si sarebbe recato in Italia per una visita e avrebbe incontrato il presidente italiano Mattarella, la premier Meloni e il Papa.
Che sia l’inizio per un negoziato? “L’Italia dà il benvenuto al Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Rinnoviamo il nostro impegno al fianco del popolo ucraino, a difesa della libertà e della democrazia.” Così il nostro ministro degli esteri, Antonio Tajani. E poi il Presidente Mattarella “Per l’Italia è un onore averla qui a Roma. Siamo pienamente al vostro fianco, benvenuto presidente.”
“Zelensky a Roma… benissimo. Il punto però è molto semplice, finora Putin ha espresso una visione nella quale c’è solo una cosa: l’eliminazione dell’ Ucraina come nazione autonoma. O dichiara di abbandonare questa visione e ne trae le conseguenze sul piano militare, oppure non si capisce su quale terreno potrebbe realizzarsi la pace. Per fare un esempio Tarquinio ha coniugato la parola pace in mille combinazioni nessuna delle quali in rapporto con la realtà.” Fabrizio Cicchitto, già parlamentare della Repubblica.
“Sono qui per ringraziare l’Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi (Draghi e Meloni). Siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace”. Volodymyr Zelensky.Tutto giusto, ma l’opinione pubblica insorge. Sui social media le frasi contro il presidente ucraino sono molteplici. “Non in mio nome”, “Vattene”, “Basta guerra” Fino ai più offensivi e beceri come “Pagliaccio”, “Cocainomane”, “Nazista”. Davvero è così difficile accettare l’appoggio all’Ucraina? Non sarebbe meglio capire il motivo per cui il Presidente Zelensky è venuto qui in Italia? Si grida alla pace, ma poi i primi “pacifisti” sono proprio coloro che ricoprono di insulti il Presidente. Certo, un appunto gli va fatto: per le visite istituzionali sono d’obbligo giacca e cravatta.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
