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Il cambiamento climatico minaccia l’Agricoltura Italiana: rapporto dell’Istituto Tagliacarne a AgriFood Future 2024

Napoli, 8 Settembre – Il cambiamento climatico sta lasciando un’impronta sempre più negativa sull’agricoltura italiana, come emerge dal rapporto dell’Istituto Tagliacarne che sarà presentato all’AgriFood Future 2024. Secondo i dati del rapporto, nel 2023 il valore aggiunto dell’agricoltura ha subito una riduzione del -2,5%.

L’evento, organizzato da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno, si svolge a Salerno fino a martedì, con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo di riferimento nazionale per il settore agroalimentare, in vista del G7 Agricoltura.

Dati allarmanti: crollo delle produzioni

Il rapporto annuale sull’agroalimentare italiano evidenzia un forte impatto del cambiamento climatico sulle principali produzioni agricole. La produzione di vino è crollata del -17,4%, mentre quella di frutta ha subito un calo dell’11,2%. Anche i settori florovivaistico (-3,9%) e dell’olio d’oliva (-3%) hanno registrato contrazioni. Nonostante questi numeri preoccupanti, alcune colture hanno avuto risultati positivi: le colture industriali hanno segnato un aumento del 10,2%, e i cereali un +6,6%.

Un settore fondamentale per l’Economia Italiana

Nonostante le sfide, il settore agroalimentare rimane un pilastro dell’economia italiana. Il comparto rappresenta il 27% del fatturato complessivo delle imprese nazionali, con una quota che sale al 29% nel Mezzogiorno. Tuttavia, il peso economico complessivo del settore sembra ridursi, rappresentando solo il 4,2% del valore aggiunto totale dell’economia italiana.

Investimenti per contrastare il cambiamento climatico

Le imprese agricole italiane stanno reagendo investendo in tecnologie per ridurre l’impatto ambientale. Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha spiegato che oltre l’80% delle imprese agricole italiane, e il 90% nel Mezzogiorno, ha già investito in soluzioni innovative. Il 54,5% ha implementato impianti per la produzione di energia rinnovabile, una percentuale che nel Sud sale al 64,4%. “È urgente che le imprese, soprattutto nel Mezzogiorno, si attrezzino per affrontare i cambiamenti climatici con il supporto della tecnologia,” ha dichiarato Prete.

La trasformazione del Settore Agricolo

Negli ultimi 40 anni, il settore agricolo ha subito un forte cambiamento, con una riduzione del 66% delle imprese agricole, accelerata dalla difficoltà di mantenere la sostenibilità economica delle piccole aziende. Tuttavia, è in aumento il numero delle società di capitali nel settore (+15,1%), segno di una maggiore professionalizzazione. Il 64,5% delle imprese ha investito nel miglioramento delle competenze del proprio personale, con il 44,9% che punta su nuove competenze tecniche per affrontare le sfide del futuro.

Prospettive di crescita per il Sud

Nonostante le difficoltà, il rapporto prevede una crescita del fatturato per il settore agroalimentare nel Mezzogiorno nei prossimi anni. Circa il 40% delle imprese si aspetta un aumento entro il 2025, grazie a un crescente interesse per digitalizzazione, tecnologie avanzate e responsabilità ambientale.

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