Cultura

I VIAGGI DI ADELINA – Il fascino del tempo: alla scoperta del “Padiglione delle Carrozze” nei Musei Vaticani

Roma, 19 Agosto – Nel cuore dei Musei Vaticani, sotto il maestoso Giardino Quadrato, si trova un angolo di storia che affascina e incanta i visitatori: il “Padiglione delle Carrozze”. Inaugurato da Papa Paolo VI il 19 aprile 1973, questo spazio espositivo di 105 metri di lunghezza rappresenta un viaggio unico nel tempo attraverso

la storia della mobilità dei Pontefici.

Il percorso espositivo del Padiglione offre una straordinaria raccolta di mezzi di trasporto utilizzati dai Papi nel corso dei secoli. Le carrozze, le selle, i finimenti per i cavalli, le portantine e le sedie gestatorie esposti sono veri e propri testimoni di un passato glorioso e di un’arte artigianale ormai quasi perduta. Accanto a questi, una serie di automobili e persino modellini di aerei completano un quadro affascinante della storia della mobilità papale, permettendo ai visitatori di immergersi in un mondo dove lusso, arte e tradizione si fondono.

Tra i pezzi più straordinari spicca la Berlina di Gran Gala, una carrozza di lusso costruita nel 1826 per Papa Leone XII dal celebre carrozziere romano Gaetano Peroni. Questo sontuoso veicolo, trainato da sei cavalli bianchi decorati con pennacchi dorati, evoca l’immagine fiabesca della carrozza di Cenerentola, che al confronto appare quasi modesta. Un altro esemplare di grande rilievo è la Berlina di gala rossa e oro del XIX secolo, appartenuta al Cardinale Luciano Luigi Bonaparte, cugino di Napoleone III, il quale gliela donò in segno di stima.

Il Padiglione non è solo un’esposizione di lusso e potere, ma anche di momenti storici carichi di significato. La Berlina da viaggio, utilizzata da Pio IX per fuggire a Gaeta durante i moti rivoluzionari del 1848, racconta la storia di un Papa costretto a travestirsi da prete per salvarsi. Anche la commovente portantina utilizzata da Giovanni XXIII, quando la malattia lo impediva di camminare, evoca ricordi del “Papa Buono”, un simbolo di umanità e vicinanza.

Spostandosi dalle carrozze alle automobili, il visitatore può osservare il progresso tecnologico che ha accompagnato i Pontefici nel corso del XX secolo. Tra le vetture esposte, la Bianchi Tipo 15, targata Corpo Diplomatico 404, ha il merito di essere stata la prima auto ad entrare nello Stato Vaticano, donata a Papa Pio XI dall’Associazione delle Donne Cattoliche dell’Arcidiocesi di Milano. Altre vetture significative includono la Fiat 525M, l’Isotta Fraschini 8, la Citroën C6 Lictoria Sex del 1930, e la leggendaria Mercedes Benz.

Il Padiglione custodisce anche cimeli legati ad eventi drammatici, come la Fiat 1107 Nuova Campagnola, donata a Giovanni Paolo II durante una visita a Torino, tristemente nota per essere stata l’auto in cui il Papa subì il terribile attentato del 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro. Anche la Renault 4 bianca, regalata nel 2013 a Papa Francesco da don Renzo Rocca, è un simbolo della semplicità e dell’umiltà che contraddistinguono l’attuale pontificato.

Un ultimo sguardo merita il volante della Ferrari 2003 di Michael Schumacher, donato a Benedetto XVI con una dedica speciale: “Il volante della F1 Campione del mondo a Sua Santità, pilota della cristianità”. Questo insolito regalo rappresenta un incontro tra fede e velocità, tra tradizione e modernità.

Il “Padiglione delle Carrozze” non è solo una collezione di mezzi di trasporto, ma una finestra aperta sulla storia, sull’arte e sulla cultura che hanno segnato i secoli. Visitarlo significa entrare in contatto con il passato dei Papi e vivere un’esperienza che arricchisce il presente, offrendo una prospettiva unica sul cammino della Chiesa attraverso il tempo.

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