Economia - Finanza

Finanziaria, Consulenti Lavoro: “Punta a mantenere 250.000 posti di lavoro e a occuparne altri 400.000”

Firenze, 13 Dicembre – La manovra finanziaria del 2023 è incentrata molto sul lavoro e l’occupazione. Secondo Susini Group S.t.P., studio di Firenze leader nella consulenza del lavoro, si stima che possa preservare il posto di lavoro a circa 250 mila lavoratori e provvedere a occuparne altri 400 mila nel corso dell’anno 2023.

Il Governo ha stanziato oltre 250 milioni di euro di cui più del 70% sono destinati a rifinanziare gli ammortizzatori sociali. Circa 70 milioni di euro sono stati assegnati per completare i piani di recupero occupazionale a beneficio delle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa, 50 milioni per l’intervento di integrazione

Sandro Susini

salariale per crisi aziendale finalizzato alla gestione degli esuberi di personale, 19 milioni per il sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese del Gruppo Ilva, 30 milioni di euro per garantire una indennità per ciascun lavoratore dipendente da impresa adibita alla pesca marittima in caso di sospensione di attività e 10 milioni per finanziare le misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center. «Misure destinate a mantenere un posto di lavoro a oltre 250 mila dipendenti», commenta Sandro Susini, fondatore di Susini Group S.t.P.

D’altronde anche a ottobre, dopo settembre, sono aumentate le ore autorizzate dall’Inps a titolo di cassa integrazione guadagni, in totale 44.064.881, il 56,7% in più rispetto al mese precedente.
Per quanto concerne, invece, l’incremento occupazionale, il Governo ha deciso di puntare tutto sui percettori di Reddito di Cittadinanza “abili al lavoro”.

È stato deciso di dare una stretta per chi è nelle condizioni di lavorare prevedendo maggiori paletti che portino al taglio del sussidio a chi non accetta la proposta di lavoro e attraverso la riduzione della durata del sostegno ad 8 mesi nel 2023. Inoltre, il Governo ha previsto un’agevolazione contributiva per i datori di lavoro che assumono lavoratori percettori del RdC con contratto a tempo indeterminato, per un massimo di 12 mesi, pari al 100% dei complessivi oneri previdenziali a loro carico.

«Offerte di lavoro permettendo, le misure esposte dovrebbero portare al collocamento di almeno 400 mila lavoratori in un anno», conclude Sandro Susini.

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