Distorsione ginocchio riabilitazione: ci sono sport e attività che espongono a un elevato rischio. Il trattamento, anche in caso di distorsioni di ginocchio moderate-severe, è nella maggioranza dei casi di tipo conservativo.
Napoli, 8 Luglio – Ci sono sport che espongono a un’elevata probabilità di distorsione del ginocchio più di altri. Lo sci, il calcio, il pattinaggio, il tennis, la pallavolo, la pallacanestro per qualcuno diventano una professione per altri rappresentano occasioni per tenersi in forma o per trascorrere ore spensierate. In agguato, però, c’è sempre l’imprevisto. Ecco cosa fare quando qualcosa non è andato per il verso giusto.
Distorsione ginocchio, cosa è
Sintomi e livelli di gravità di distorsioni al ginocchio
Anche nella vita quotidiana sono tantissimi i casi perché si danneggino i legamenti deputati a sostenere e a stabilizzare questa articolazione. Immaginiamo, ad esempio, una rotazione effettuata in modo avventato o troppo disinvolto della gamba mentre si scendono le scale o si esce dall’auto o mentre si prova ad arrestare il corpo in seguito a una caduta su un pavimento scivoloso.
Non sempre, per fortuna, i traumi sono gravi o richiedono il ricorso alle cure di un Pronto Soccorso. Possiamo dire che nella maggior parte dei casi si tratta di problemi di lieve entità e che il trattamento, anche in caso di distorsioni di ginocchio moderate-severe, è nella maggior parte dei casi di tipo conservativo.
Distorsione ginocchio, quali danni può produrre?
E’ un’articolazione mobile e complessa, il ginocchio ed è sottoposta a stress importanti e a sollecitazioni in tutte le direzioni spaziali, praticamente di continuo. Grazie ai legamenti collaterali, mediale e laterale, sul lato interno ed esterno del ginocchio, resta stabile. Così come i legamenti crociati, anteriore e posteriore sono lì a prevenire eccessivi spostamenti indietro o in avanti.
Quali legamenti si danneggiano di più
Durante un trauma a farne le spese sono soprattutto il legamento collaterale mediale (LCM) e il legamento crociato anteriore (LCA). La dinamica discorsiva è denominata “valgo-rotazione esterna”. Per capirci, è quella che si verifica in caso di cadute sugli sci o in fase di contrasto con gli avversari mentre si gioca a calcio e, cioè, quando si effettua un brusco spostamento laterale del ginocchio verso l’interno, mentre la gamba è solidale con la caviglia e il piede appoggiato al suolo.
Vale la pena soffermarsi sul cosiddetto “trauma da cruscotto”, determinato dall’impatto violento del versante rotuleo del ginocchio contro il cruscotto dell’auto, che può determinare la lacerazione dei legamenti.
Sintomi e livelli di gravità
Si può avvertire dolore, in presenza di gonfiore. Nei casi più seri una certa instabilità dell’articolazione. Niente di tutto questo va trascurato ed è meglio rivolgersi al più presto a un medico che aiuterà a gestire il problema con l’aiuto di un farmacista. Inoltre, quanto prima sarà un bene far controllare il ginocchio da uno specialista, dopo aver eseguito una radiografia per escludere o confermare la presenza di fratture ossee.
In alcuni casi è consigliata la risonanza magnetica (RM) o l’ecografia. Ottenendo, così, immagini che mostrano con maggiore chiarezza le parti molli dell’articolazione e, cioè, legamenti, tendini, cartilagini, capsule articolari. Occorre fare molta attenzione al gonfiore, in particolare se si presenta nelle fasi immediatamente successive al trauma, poiché deve esserci un versamento articolare e il ginocchio si sta riempiendo di sangue. Appare subito anche un ematoma.
Quando ciò non accade e il dolore è sopportabile, la situazione è sen’altro meno grave e può essere valutata dallo specialista anche dopo 24 ore. Anche in presenza di “impotenza funzionale”, ossia della evidente incapacità di piegare il ginocchio, dipende. Perché potrebbe trattarsi di una infiammazione non grave , così come di un gonfiore dovuto alla presenza di sangue . Solitamente, maggiore è l’impotenza funzionale e più grave è il danno determinato dal trauma.
Distorsione al ginocchio: protocollo RICE e tecarterapia
Data la sua versatilità, in campo riabilitativo, la tecarterapia rappresenta lo strumento più completo per il trattamento di una distorsione al ginocchio ed è quella che consigliamo più frequentemente allo Studio Delos.
Nei traumi distorsivi, è giusto intervenire tempestivamente e applicare il protocollo RICE (riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione) per il controllo del dolore e dei sintomi acuti. Quindi associare terapie riabilitative per contenere gli effetti del danno. Agendo così sia sul dolore che sul gonfiore, ed evitare periodi di sosta prolungati.
La tecarterapia svolge un effetto drenante, antiinfiammatorio e antidolorifico, e ad essa si associa sempre la fisioterapia. La tecarterapia è la più usata per la distorsione al ginocchio, nella riabilitazione delle condizioni caratterizzate da versamento sia intra che extraarticolare.
La tecar è individuata per effettuare una pulizia dell’articolazione e dei prodotti dell’infiammazione che impedirebbero al ginocchio di sgonfiarsi. Lavorando sul gonfiore anche il dolore al ginocchio migliorerà e si potranno evitare periodi di riposo forzati. E’ indicata anche nel trattamento dei tessuti stressati o lesionati dal trauma distorsivo, quali i legamenti e i menischi, permettendo una guarigione rapida, attraverso una stimolazione del metabolismo cellulare.
L’effetto drenante della tecarterapia permette una specifica pulizia dell’articolazione, contenendo la componente edematosa. Inoltre, si può agire con la modalità analgesica, nel caso in cui prevalga il dolore. Un buon programma terapeutico deve includere anche l’inserimento di tecniche manuali e di rieducazione motoria in vista di un recupero dell’intero arto inferiore.
Una volta risolta la sintomatologia acuta si introducono esercizi gesto specifici di fisioterapia sportiva, per recuperare la stabilità e il controllo articolare, per un ritorno alle attività di vita quotidiana.
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