Cimitile, 13 Aprile – La Fondazione Premio Cimitile con i soci fondatori Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Cimitile, Associazione Obiettivo III Millennio, ha presentato stamattina, nella sala auditorium del complesso basilicale di Cimitile, il progetto “Le basiliche paleocristiane di Cimitile e l’area Nolana. Turismo archeologico e religioso”.
“L’ager Nolanus è un territorio ricco di testimonianze archeologiche e artistiche, ma pregno allo stesso tempo di religiosità – ha spiegato Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio Cimitile -. Per questo la Fondazione Premio Cimitile, da quasi un trentennio, opera su questo territorio con l’obiettivo di promuovere attività di comunicazione e valorizzazione, tese a sperimentare nuove forme di fruizione. In tal senso, la Fondazione nell’anno scorso ha attivato con l’ausilio di studiosi ed esperti una cabina di regia che svolge funzioni di indirizzo e coordinamento degli interventi di valorizzazione, allo scopo di promuovere la consapevolezza del patrimonio culturale del territorio e implementare gradualmente il flusso dei turisti tutto l’arco dell’anno”.
Al tavolo della conferenza stampa l’Assessore Regionale al Turismo e alla Semplificazione Amministrativa della Regione Campania, Felice Casucci, il Sindaco di Pompei e delegato al turismo della Città Metropolitana di Napoli, Carmine Lo Sapio e alcuni tra i componenti della cabina di regia Carlo Ebanista (docente all’Università degli Studi del Molise), Mario Cesarano (Archeologo e funzionario della Sovrintendenza), Antonia Solpietro (Direttrice Uffici Beni Culturali della Diocesi di Nola) ed Elia Alaia (presidente dell’associazione Obiettivo III Millennio).
Il risultato ottenuto in questi primi mesi di lavoro si presenta con due itinerari pilota – uno archeologico, denominato “Prima e dopo Nola, archeologia di un territorio” (Complesso basiliche di Cimitile, Museo Storico Archeologico di Nola, Anfiteatro di Avella), l’altro religioso, dal titolo “Felice, Paolino e le origini del cristianesimo” (Santuario di San Felice, Santuario di Maria Santissima del Carpinello a Visciano e Santuario di Santa Maria a Parete a Liveri), strutturati in modo da integrare l’offerta turistica esistente con una proposta unica nel suo genere perché accosta ai siti più conosciuti, mete meno note al grande pubblico.
Il primo itinerario delinea un vero e proprio viaggio nel tempo che segna le tappe della crescita di Nola e del suo territorio dalla preistoria al medioevo. Il secondo itinerario, invece, descrive la diffusione del cristianesimo nell’area nolana e nei territori limitrofi, nella quale ha giocato un ruolo di primo piano il complesso basilicale di Cimitile, tra i più affascinanti esempi di arte paleocristiana in Italia.
“A partire dal progetto ci siamo posti la domanda di cosa fosse l’Ager Nolanus – ha spiegato Carlo Ebanista – e quindi abbiamo pensato di organizzare un lavoro di ricerca che portasse a un prodotto finale di divulgazione di grande livello. A corredo di questo progetto è stato realizzato un volumetto di 60 pagine dal titolo, “Ager Nolanus. Musei, siti archeologici e santuari”, un depliant pieghevole su Cimitile e l’agro nolano, un sito internet cimitilearcheotour.it, una pagina Facebook, instagram e un canale Youtube”.
La promozione continuerà e sarà intensa per tutto il 2023 a partire già dai prossimi giorni. Giovedì 20 e venerdì 21 aprile si svolgerà, infatti, il convegno internazionale di studi “Materiali, tecniche e sedi di lavoro fra tarda antichità e medioevo”, che porterà nella splendida cornice del complesso basilicale di Cimitile studiosi di alto profilo, provenienti da prestigiosi istituti di ricerca italiani ed europei. L’evento, organizzato dalla Fondazione Premio Cimitile in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università del Molise e il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, con il patrocinio di Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Cimitile e Centro Studi Longobardi, intende promuovere la diffusione dei risultati della ricerca archeologica nel campo della produzione, incoraggiando una più ampia riflessione sul rapporto fra uomini, risorse e ambiente in età tardoantica e medievale.
Come è evidente, il filo conduttore di queste iniziative è l’area nolana che custodisce una singolare densità di monumenti archeologici, musei e santuari la cui fruizione, se messa in rete, può fornire un nuovo impulso in termini di sviluppo economico con importanti ricadute nel settore turistico. Quest’ultimo aspetto è senz’altro facilitato dall’ottimale posizione geografica che rende il territorio una vera porta di accesso all’Irpinia e al Sannio, pur collocandosi a breve distanza da Napoli.
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